VERTENZA SERVIRAIL

Una sinergia istituzione a sostegno della vertenza “ Servirail” che vede impegnati 40 lavoratori, calabresi e siciliani, rimasti senza occupazione dopo il taglio dei treni a lunga percorrenza e la cancellazione del servizio di vagone letto. A fianco delle maestranze si sono schierati la Provincia, il Comune di Reggio e la Regione. In una riunione, svoltasi nella sede dell’Ente intermedio, è stata decisa la strategia per proseguire la vertenza nei confronti di RFI e Trenitalia che non hanno mantenuto l’accordo di ricollocazione di tutto il personale della compagnia “Wagons Lits” rimasto privo di occupazione dopo la cancellazione del servizio treni notte a lunga percorrenza.
A palazzo “Corrado Alvaro” una rappresentanza di lavoratori ( tre le delegazioni:calabrese, messinese e palermitana) e le organizzazioni sindacali si sono incontrati con il presidente Giuseppe Raffa, con il delegato del Comune di Reggio, l’ assessore Rocco Albanese, e con i consiglieri regionali Giovanni Nucera e Francesco Cannizzaro in rappresentanza della Regione Calabria.
Nell’articolato dibattito è stata più volte sottolineata inosservanza degli accordi a suo tempo sottoscritti tra il sindacato e l’Ente ferrovie che , dopo un periodo formativo, prevedeva il passaggio negli organici di Trenitalia a RFI di quanti si sono trovati senza occupazione. Dall’attuazione di questo accordo è rimasto fuori un folto gruppo di lavoratori, poi transitati alle dipendenze di società private alle quali le ferrovie avevano concesso l’esternalizzazione di alcuni servizi. Ma una volta venuto meno il rapporto Ferrovie – imprese private per 22 lavoratori è scattata la mobilità, mentre 40, lo scorso dicembre si sono visti recapitare le lettera di licenziamento. Al termine della riunione è stato deciso di preparate un documento da sottoporre alle Ferrovie nel corso di un incontro romano che sarà richiesto quanto prima.
“Vogliamo fare emergere – ha detto Raffa al termine dell’incontro – un dato assolutamente sconfortante: non solo le Ferrovie hanno tagliato un servizio a lunga percorrenza che partiva dalla Sicilia,ma hanno anche lasciato a casa decine di padri di famiglia che per molto tempo, con impegno e professionalità, hanno operato in questo settore. Siamo di fronte – ha sottolineato il Presidente della Provincia di Reggio – ad una situazione davvero incomprensibile che provocata tensione sociale in territori che già pagano lo scotto della disoccupazione. Noi, come istituzioni, ci siamo schierati con i lavoratori e assieme alle organizzazioni sindacali porteremo avanti una battaglia di civiltà a sostegno delle legittime aspettative di quanti, loro malgrado, non ha più un’occupazione. Non solo difenderemo il mantenimento dei livelli occupazionali ma chiederemo anche il ripristino di un servizio fondamentale che è stato soppresso in modo illogico e antisociale ”.