Antonella Papaleo – Da sud a nord. Il turismo scolastico viaggia in un’unica direzione. E mentre è facile trovare scolaresche del sud per le vie delle più belle città d’Italia, da Napoli in su, è raro il contrario. Eppure in Calabria c’è davvero un “mare” di bellezza, una bellezza rara e particolare che, ahimè, è ancora troppo sconosciuta. Paesaggi montani che in un batter d’occhio si tuffano in acque cristalline, natura, cultura, arte, cibo. Un mix così perfetto che forse proprio per questo ai molti ne appare impossibile l’esistenza! Ai giovani però bisogna insegnare ad andare oltre i facili cliché.
A tutto ciò si aggiunge la difficoltà economica che inevitabilmente porta molte famiglie a non investire nelle classiche gite scolastiche, da sempre il momento più atteso per gli studenti. Sono infatti le famiglie, nella maggior parte dei casi, a doverne sostenere le spese, spesso per più di un figlio: il costo medio di viaggio a studente delle superiori è di 283 euro, delle medie 183 euro. Una tendenza ormai purtroppo evidente negli ultimi anni, tanto da osservare un netto ribasso delle adesioni anche da parte delle scuole. Il Touring club ha infatti reso noto che solo il 46,5% degli istituti italiani, inserisce il viaggio d’istruzione nei programmi scolastici. In tutta la Penisola, nel 2013, su 4,5 milioni di studenti, solo 1,4 milioni vi ha partecipato, quindi uno studente su tre. Questo ulteriore dato deriva dalla riduzione dei finanziamenti alle scuole, che non possono più finanziare o cofinanziare i viaggi.
Altro aspetto da considerare è la scelta di fare viaggi all’estero. Cresce, infatti, la percentuale di scuole che preferiscono destinazioni straniere, circa il 55,4%, rispetto a quelle italiane, circa il 44,6%.
Tutti questi fattori hanno certamente aumentato la disaffezione verso le mete del sud Italia. La Regione Calabria dovrebbe attivare una serie di accorgimenti per valorizzarne il territorio. Un portale del turismo scolastico, potrebbe essere un buon inizio, un punto di riferimento per le scuole, all’interno del quale si potrebbero trovare informazioni, contatti, percorsi ad hoc. Importante sarebbe inoltre, creare una guida del turismo scolastico della Regione, che possa valorizzare e far conoscere l’unicità e l’identità calabrese, rispondendo pienamente alle esigenze proprie del mondo della scuola.
La preoccupazione maggiore è che purtroppo, spesso nemmeno le stesse scuole calabresi, inseriscono nei loro programmi viaggi all’interno della regione. Questo crea sicuramente un maggiore distacco tra giovani e territorio e addirittura una scarsa conoscenza del posto in cui si vive.
Il viaggio è educare alla conoscenza, è curiosità, è scoperta. Impariamo e insegniamo, allora, a conoscere la Calabria.
Turismo scolastico in Calabria? No, grazie!
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