Vogliamo andare tranquilli al mare senza la paura di prendere qualche brutto virus, di stare male o, peggio, di beccarci qualche malattia? Siamo tranquilli che tutti i controlli siano fatti con la dovuta perizia e soprattutto, con cadenza periodica tale da poterci assicurare che il mare nel quale ci bagniamo sia sempre pulito? Se il tarlo del dubbio proprio non ci permette di stare tranquilli allora possiamo sostenere la campagna “Tutti al mare” che l’Osservatorio per la vita ha avviato.
Con un contributo, anche modesto, è possibile dare forza al monitoraggio delle acque del mare in corrispondenza delle foci delle fiumare e dei torrenti della Locride. L’Osservatorio ha lanciato una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e degli enti sul problema dell’inquinamento del mare e delle fiumare e per questo chiede a tutti di voler sostenere un progetto che è volto alla salvaguardia del territorio e di riflesso della salute di tutti gli abitanti della fascia jonica. Monitorare costantemente l’ambiente in cui viviamo è un compito prioritario delle istituzioni preposte ma è anche tra gli scopi statutari delle tante associazioni che aderiscono all’Osservatorio; non siamo convinti che sia stato fatto e si faccia tutto quello che è possibile per tutelare ciò che ci circonda e che ci consente di vivere al meglio, ecco il motivo per cui ci rivolgiamo ai cittadini perché sostengano un progetto di salvaguardia che consenta di attrarre anche turisti ma, soprattutto, consenta agli abitanti di vivere pienamente senza paure che determinano un’involuzione sociale con conseguente ulteriore degrado.. Così il presidente Arturo Rocca in un comunicato stampa. Le informazioni contenute nel comunicato non danno indicazioni circa le modalità di sostegno economico da poter devolvere alla campagna am siamo certi che presto arriveranno notizie in merito.
Facciamo la nostra parte e denunciamo se gli altri non svolgono appieno i propri compiti di salvaguardia ambientale. Su questo progetto abbiamo voluto coinvolgere anche la C.N.A. Balneatori Calabria perché con i dati Arpacal 2016 vi sono ancora 8.779 punti della provincia dove la presenza di Enterococchi intestinali e di Escherichia coli risultano oltre i parametri consentiti per le acque di balneazione e quindi anche gli operatori hanno interesse perché si intervenga energicamente. Inoltre abbiamo chiesto la possibilità di accesso ai depuratori di Siderno, Ardore, Marina di Gioiosa Ionica e Monasterace e la chiederemo per Riace e Bianco per poter effettuare i prelievi per le analisi delle acque in uscita dagli impianti di depurazione, i cui referti verranno inseriti in un portale creato ad hoc.. Conlude così Rocca, aspettando che siano gli stessi cittadini a sostenere una campagna avviata per la tutela non solo dell’ambiente ma soprattutto per la salute, invitando in questo modo anche ad entrare in un ordine mentale che sia quello della responsabilità di cittadino che dee accendersi in ognuno di noi, per non demandare ad altri quello che possimao garantirci da soli, il rispetto dell’ambiente e della vita salutare.
Sostenere la campagna è un diritto/dovere di ogni cittadino.
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