raccolta rifiutiStrumentazione datata ed eccesso di conferimento questa, in sintesi, la risultanza della relazione stesa dall’Osservatorio cittadino rifiuti Siderno. Dopo aver realizzato diversi controlli, verifiche e valutazioni oggettive sull’impianto e sull’effettivo disagio legato ai miasmi che invadono una parte del territorio di Siderno, che tutti abbiamo sentito nel corso di questa estate, l’Osservatorio ha tratto le sue conclusioni, il biofiltro è vecchio, e per quanto possa essere stato sistemato l’impianto dall’ente proprietario, la Regione Calabria, il problema non è stato risolto proprio perché, in buina sostanza, non è stato cambiato il biofiltro, strumento che si occupa di “pulire l’aria”. Inoltre, secondo l’Osservatorio, conti alla mano, se il depuratore può accogliere al massimo 130 tonnellate di rifiuti  al giorno  e in estate questi arrivano fino a 195, allora il problema è anche quello dell’eccesso di conferimento di rifiuti.

Messa così sembra che il problema, una volta individuato, non sia di difficile soluzione. Basta sostituire il biofiltro, ci si domanda però come può abbassarsi il conferimento dei rifiuti e questa è una questione istituzionale e politica sulla quale dovranno rispondere Regione e Comune. Rimaniamo in attesa di una loro azione e intanto leggiamo la relazione completa:

 

 

RELAZIONE CONCLUSIVA EMANAZIONI ODORIGENE IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI SIDERNO.

L’Impianto trattamento rifiuti è ubicato in loc. San Leo del Comune di Siderno. Venne realizzato dall’Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti in Calabria ed iniziò la propria attività nel dicembre 2006.

Inizialmente il gestore è stato la società Veolia spa fino al 2012, anno in cui subentrò la società Ecologia Oggi di Lamezia Terme.

L’Impianto è inoltre ubicato in una zona con alta densità abitativa, già esistente al momento della costruzione dello stesso.

Inoltre manca di strade compatibili per la mole di traffico di autocompattatori, creando disagi alla popolazione residente in loco.

L’Impianto è strutturato su due linee di lavorazione: una  riguardante i rifiuti tal quali e una per i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata; la prima ha da subito lavorato, la seconda è stata attivata solo nel 2016.

La linea che tratta i rifiuti tal quali si svolge tutta all’interno di capannoni chiusi ed in sintesi effettua le seguenti lavorazioni:

  • Ricevimento dei rifiuti tal quali;
  • Separazione attraverso trattamenti meccanici della parte umida da quella umida;
  • La parte solida, cosiddetta CDR, viene imballata e conferita all’inceneritore di Gioia Tauro;
  • La parte umida viene stabilizzata in loco attraverso sei tunnel biologici e dopo aver subito tale processo viene portata in discarica sotto forma di FOS ( frazione organica stabilizzata );
  • Nei predetti tunnel viene anche trattata la frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata, in questo caso il materiale stabilizzato viene poi mandato in un’altra linea interna per fare compost;
  • Tutte le sostanze odorigene che si sprigionano (composti solforati, azotati, ammine, ammoniaca, chetoni, aldeide etc.) nella stabilizzazione della parte umida dei rifiuti, vengono aspirate e inviate in un Filtro Biologico;
  • Tale Filtro Biologico, composto da una vasca riempita con del cippato (truccioli di legno), ha la funzione di abbattere tali sostanze odorigene e moleste.

La linea che tratta i rifiuti della raccolta differenziata riceve le varie frazioni raccolte (carta, vetro, plastica ect ) e tramite dei macchinari vengono tolte le impurità, imballate, e portate ai vari consorzi di filiera.

Da progetto l’impianto è stato costruito per una quantità di 40.000 tonnellate annue pari a 130 tonnellate giornaliere, aumentate poi dal Dipartimento Ambiente della Regione fino a 165 e nei mesi estivi a 195 tonn. Giornaliere.

Le problematiche presenti in tale impianto, riguardano le emissioni di odori molesti, in special modo durante le ore notturne, con conseguente ripercussione sugli abitanti della zona e delle attività produttive tipo hotel, ristoranti, pizzerie etc.

In data 18/07 u.s., proprio per la situazione invivibile in cui i cittadini residenti nella zona dell’impianto erano costretti, il Sindaco, su spinta di quest’Osservatorio Cittadino Rifiuti, ha delegato cinque membri tra le associazioni più rappresentative della città a monitorare il territorio per rilevare le varie zone colpite dalle suddette esalazioni.

In data 19/07, i delegati con un sopralluogo all’impianto, hanno rilevato che nella zona nord si sentivano i miasmi percepiti dai cittadini.

La parte nord del Biofiltro, subisce delle variazioni direzionali dei venti e degli sbalzi di temperature che vanno a formare dei vapori che si estendono nell’aria producendo le tante fastidiose situazioni odorigene.

I delegati Mariarosaria Tino e l’Ing. Pietro Fazzari si sono recati presso l’Impianto anche in date successive e in vari orari per controllare se il disagio era temporaneo, ma in qualunque momento si avvertiva il fastidioso problema.

Tali situazioni si manifestano ormai da diversi anni, creando disagi a tutta la popolazione nonostante la Regione Calabria proprietaria dell’impianto, ha eseguito alcuni lavori di potenziamento degli aspiratori migliorando la funzionalità, i problemi non sono purtroppo scomparsi; in quanto la parte che andrebbe migliorata o sostituita con una più adeguata e funzionale è il filtro biologico, mezzo deputato ad abbattere i cattivi odori, ma che allo stato attuale non vi riesce.

Da rilevare che il biofiltro, ormai obsoleto, in quanto sul mercato vi sono apparecchiature più moderne e più efficienti per la purificazione dell’aria, era stato concepito per il filtraggio di una mole di rifiuti molto più limitata rispetto a quella attualmente trattata.

Si auspica, pertanto che nel breve tempo ci sia un intervento URGENTE sul Biofiltro, con un ricambio totale del cippato, in attesa che si proceda alla realizzazione del Bioessicatore richiesto dalle Associazioni operanti sul territorio di Siderno e già previsto nel recente Piano Rifiuti Regionale.