tavolo lavori don italo calabrò

“Tre anni fa, quando abbiamo istituto il concorso ‘Don Italo Calabrò per l’educazione dei giovani’, avevamo espresso quale sarebbe stato l’obiettivo finale: fare in modo che la testimonianza di vita di don Italo Calabrò, fondata sulla solidarietà, sulla lotta alla mentalità mafiosa e sull’inclusione degli ultimi e degli emarginati, arrivasse all’intero mondo studentesco calabrese, quale punto di approdo e di riferimento per tutti i nostri giovani”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, in occasione della cerimonia di consegna del premio dedicato al sacerdote reggino, organizzato in collaborazione con la Conferenza episcopale calabra, l’associazione Piccola opera Papa Giovanni Onlus e con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale. “Oggi questo risultato è stato centrato e con lo stesso spirito – ha annunciato Irto – terremo a battesimo un’altra importante iniziativa che vedrà protagonista il Consiglio regionale: un concorso, a 25 anni dalla morte di padre Pino Puglisi, per tutte le scuole calabresi, per alimentare la memoria di quest’altra splendida figura: di uomo di fede del Sud, che ha contribuito alla lotta alla mafia e al riscatto sociale di tanti giovani”.

premiazioni concorso don Italo calabrò 1

Nella sala “Federica Monteleone”, dunque, la cerimonia conclusiva (presente anche il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale) dell’iniziativa che ha ricordato quanto profondo e autentico sia l’esempio di Don Italo che ha realizzato azioni concrete sul territorio reggino, stimolando, nel concorso indetto dal Consiglio regionale, il senso di cittadinanza attiva, di responsabilità e di impegno degli studenti calabresi che hanno offerto una bella immagine di protagonismo. Il patrimonio di valori di Don Italo Calabrò ha raccolto, al tavolo della presidenza, testimonianze significative, trovando un importante momento di condivisione nel motto “Nessuno escluso mai” che ci insegna a guardare agli ultimi come una risorsa della società: il giornalista Paolo Toscano che ha moderato l’incontro; la professoressa Maria Siclari dell’Ufficio scolastico regionale; la dirigente del Consiglio regionale Dina Cristiani nella qualità di presidente della Commissione giudicatrice; Nuccia Restuccia della Piccola Opera Papa Giovanni; Luigi Mariano Guzzo della Cec; Mario Nasone del Centro comunitario Agape e Mimmo Nasone, che ha condiviso al “Panella” l’insegnamento ai giovani. Da tutti loro, un monito rivolto agli studenti a continuare a incentivare spirito critico e speranza.
Infine, riflettori accesi – e tanta emozione – per i vincitori. Prima classificata Chiara Milasi, della classe V C del liceo scientifico “Volta” di Reggio Calabria con la tesina: “Un comunista che ha incontrato Don Italo Calabrò”. “Il lavoro- secondo la giuria- ha esaltato il valore dell’insegnamento sempre attuale di un gigante della carità, di un simbolo della Provvidenza che alimenta la fiammella della fede”. Secondo posto per Sofia Adua Maria Barresi (“Nostro Repaci” di Villa San Giovanni); terzo posto per Filippo Attanà, Antonia Valentina Todaro e Domenico Giuseppe Lamanna (“San Paolo” di Oppido Mamertina); quarto posto per Mohamed Fawzy Ramadan Nasr (“Panella-Vallauri” di Reggio Calabria); quinto per Alessandra Desirée Albano (“Piria” di Rosarno). Due le menzioni speciali: per Noemi Arfuso (“Nostro Repaci” di Villa San Giovanni) e per Gessica Neri, Alessandra Pellicanò e Antonia Neri (“A.Volta” di Reggio Calabria).

premio don italo calabrò 2