«Ho canzoni nel cassetto che ho pensato di tirare fuori a cadenza “irregolare”, cioè quando capita, quando l’estro del momento lo richiede, quando ne sento il bisogno. Così nasce Pomodori calabresi, come un piacevole e sentito fuoriprogramma. Il testo mi sembrava adatto al periodo e anche il video, spontaneo, istintivo, con amici che fanno cose “normali” in una fase storica in cui la normalità diviene fatto “straordinario”» spiega Fabio Macagnino.
Pomodori calabresi, testo poetico che ha il respiro della primavera a Sud e delle speranze universali, esce tra due settimane con un video che è raccolta di immagini e sensazioni visive curate al montaggio dal videomaker Aldo Albanese.
«Il brano non fa parte di una raccolta. Ho un nuovo cd già pronto, ma lo pubblicheremo più in là. Ora mi piace pensare a una corrispondenza ideale, anche nella distanza, con questo ritrovarsi in maniera non convenzionale e non programmata, attraverso brani e video che vivono della loro semplicità – dice ancora Macagnino –. La bellezza dell’arte, della musica è proprio questo, riuscire ad attirare la nostra attenzione su gesti consueti, scontati, per rivestirli di nuovi significati».
Il nuovo video sarà visibile sul canale Youtube di Macagnino, sui social e sulle piattaforme di musica.
Fabio Macagnino, cantautore dall’anima mediterranea con ispirazione cosmopolita, musicista e attore e da vent’anni sulla scena artistica, ha partecipato a numerosi e importanti festival internazionali, nel 2014 ha raccontato la sua ispirazione musicale nel libro By the Jasmine Coast (Città del Sole Edizioni), il suo più recente album è Candalìa (Sveva Edizioni, 2017).