All’insegna del dialogo partecipativo e propositivo si è svolto, ieri, presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria l’incontro di formazione/informazione rivolto ai docenti referenti delle scuole del territorio reggino che partecipano al progetto “Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti” promosso su scala nazionale da MIUR e UNICEF e finalizzato ad attivare prassi educative volte a promuovere la conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’iniziativa, che segna l’avvio delle attività per le 38 le istituzioni scolastiche che hanno aderito al progetto nell’anno scolastico 2018/2019, è stata promossa dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria e dal Comitato Provinciale di Unicef per il trasferimento degli aspetti cardine del programma e delle principali indicazioni operative per rendere maggiormente efficaci le attività previste nell’ambito del protocollo attuativo siglato dall’Ufficio Scolastico Regionale e il Comitato Unicef Calabria.
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, la docente Maria Carmela Siclari in rappresentanza del Direttore generale USR Calabria, Pasqualina Zaccaria la responsabile nazionale Unicef “Scuola Amica” Manuela D’Alessandro, il Segretario del Comitato provinciale di Unicef Alessandra Tavella, la docente, il referente per l’area Tirrenica del Comitato provinciale di Unicef Mario Ceravolo e le referenti territoriali del Comitato provinciale Unicef del progetto “Scuola Amica” Patrizia Pedà e Giovanna Triunveri.
“L’Unicef su scala globale – ha dichiarato introducendo l’approfondimento operativo il Segretario del Comitato provinciale di Unicef Alessandra Tavella – lotta affinché il diritto allo studio sia accessibile a tutti, un impegno che in ambito locale si traduce nella realizzazione del progetto “Scuola Amica” il cui obiettivo è proprio quello che le scuole si facciano promotrici di buone prassi nella garanzia dei diritti. L’incontro di oggi rappresenta una prima occasione per fornire ai docenti gli strumenti e il materiale per la realizzazione dei percorsi previsti dal progetto ma soprattutto per avviare un dialogo con i referenti nazionali e locali del progetto”.
Ed è stata proprio la referente nazionale del progetto Unicef “Scuola Amica” Manuela D’Alessandro a relazionare sugli aspetti attuativi, illustrando alla platea di docenti le proposte educative per l’anno scolastico 2018/2019 e gli strumenti e le metodologie elaborati per facilitare e supportare i vari percorsi.
“Con questo primo incontro – ha affermato Manuela D’Alessandro – diamo il via al progetto che si rinnova ormai da oltre 9 anni per diffondere la conoscenza e la pratica dei diritti dei minori nelle scuole. I percorsi, che si articoleranno secondo le nostre proposte educative, hanno l’obiettivo di promuovere tra gli studenti i principi di responsabilità, di consapevolezza e di cura dell’altro. Puntiamo l’attenzione sui temi dell’ascolto e della partecipazione e, a partire da quest’anno, ci occupiamo anche di fenomeni come il bullismo e cyber bullismo. L’attività di formazione/informazione che destiniamo oggi ai docenti referenti delle “Scuole amiche dei bambini” si focalizza sia sugli aspetti contenutistici che metodologici del progetto riflettono la particolare attenzione che poniamo sul ruolo di docenti che sono una risorsa indispensabile e preziosa per la realizzazione delle nostre proposte a livello territoriale”.
“L’impegno dei volontari del Comitato provinciale Unicef nel territorio – racconta il referente per l’area Tirrenica dell’Unicef di Reggio Calabria Mario Ceravolo – racconta la passione e le azioni concrete messe in campo a favore dei bambini. In un’epoca come quella che viviamo, in cui i valori di umanità sembrano affievolirsi attraverso l’azione di Unicef e il progetto “Scuola amica” vogliamo aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei percorsi di solidarietà che sono qualificanti per il percorso di crescita di coloro che saranno la futura classe dirigente del nostro Paese”.
Dall’incontro sono emerse, infine, diverse considerazioni che hanno portato alla individuazione condivisa di proposte e soluzioni. Tra queste è stata sollecitata l’adozione di una piattaforma telematica congiunta in cui le scuole possano fare rete e massimizzare confronto e sinergie e potenziare i risultati delle attività del progetto.
Parte il progetto “Una Scuola Amica delle bambine dei bambini e degli adolescenti” .
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