“La condizione in cui versa l’ospedale di Castrovillari è l’emblema del fallimento della gestione commissariale della sanità calabrese e dei danni che essa ha prodotto”. Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, che in riferimento all’incontro in programma oggi a Catanzaro sul futuro del presidio sanitario, aggiunge: “Dieci anni di commissariamento sono serviti solo a tagliare i servizi. Oltretutto, il disavanzo sanitario non è stato ripianato ma è addirittura aumentato. I commissari che si sono succeduti avrebbero dovuto eliminare gli sprechi ed, invece, si è arrivati al punto che non si garantiscono neanche i livelli essenziali di assistenza. Il caso dell’ospedale di castrovillari è a dir poco clamoroso : di fatto sì sta cancellando un ospedale spoke, addirittura dopo che nel territorio Pollino – Esaro sono stati chiusi o ridimensionati tutti i presidi ospedalieri di zona. Avrei voluto essere presente stamattina a Catanzaro ma l’organizzazione dei lavori parlamentari mi costringe ad essere presente in Aula a svolgere una azione di opposizione istituzionale verso un Governo nazionale che sta conducendo il Paese alla regressione socioeconomica e ad una crisi istituzionale senza precedenti. È lo stesso Governo che, nelle settimane scorse, ha emanato il decreto Calabria che paralizza il servizio sanitario e non risolve ma aggrava i problemi della organizzazione dei servizi”.
“Nelle strutture ospedaliere è diffuso il rischio che si possa morire ormai per mancanza di sangue o addirittura per mancanza di farmaci – spiega la deputata – Il livello del rischio è elevatissimo. Insomma, la sanità è allo sbando : vive una crisi mai conosciuta nonostante gli errori e le disamministrazioni gestionali del passato. Bene hanno fatto il sindaco di Castrovillari e di tutti i comuni della zona a rivolgersi al Commissario protempore della sanità calabrese per rivendicare una tempestiva soluzione delle criticità che impediscono il funzionamento di numerosi reparti ed il funzionamento del pronto soccorso. Non è possibile che un ospedale con personale medico eccellente possa essere ridotto quasi alla impossibilità di poter garantire neanche l’attività di emergenza. Di fronte a questa condizione è auspicabile che il Commissario disponga un piano stralcio per attuare tutti gli interventi atti a garantire almeno i livelli necessari per il funzionamento di uno ospedale spoke”.
“Porsi, così, l’obiettivo di garantire i livelli minimi di sicurezza e di efficienza. Se il commissario non dovesse essere oggi in grado di garantire tutto ciò, ritengo necessaria una iniziativa unitaria delle istituzioni locali che insieme alla Giunta e Consiglio regionale, alla rappresentanza parlamentare calabrese sposti la vertenza a Roma affinché si eserciti la responsabilità primaria del ministero della salute per poter dare risposte efficaci e risolutive – afferma infine la parlamentare Pd – Ciò è dovuto per il fatto che il commissario è di emanazione governativa ma anche e soprattutto perché il decreto Calabria – sanità, appena approvato dalla maggioranza di Governo, riconduce dirette funzioni gestionali ai poteri ministeriali. Per quanto mi riguarda intendo, pertanto, pur se impedita ad essere oggi presente, a dichiarare con questo impegno il pieno sostegno mio e del gruppo PD alla Camera dei Deputati alla lotta intrapresa dai sindaci, dagli operatori sanitari e dalle popolazioni della area del Pollino”.