In qualità di responsabile “Infrastrutture” della Segreteria regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Calabria, nonché componente del Circolo SEL della Locride, trovo doveroso, per amor di verità e degli strumenti di controllo democratico previsti dall’ordinamento italiano, rispondere alla nota stampa dell’Amministrazione comunale di Roccella Jonica in merito alle interrogazioni parlamentari presentate da SEL e da alcuni altri esponenti del gruppo misto in Senato e dal PD alla Camera.

Ovviamente farò riferimento alla sola interrogazione presentata dal Sen. Cervellini non volendo prestare il fianco alla evidente volontà dell’Amministrazione di confondere e confutare i termini della questione in oggetto unendo paranoie istituzionali a considerazioni pseudo politiche e a vicende giudiziarie che nulla hanno a che vedere con l’attuale diatriba.

Come ribadito in sede di conferenza stampa, e non “di convegno per pochi intimi” come maliziosamente ed erroneamente affermato dall’Amministrazione, non è comprensibile così tanto nervosismo nei confronti di un’interrogazione parlamentare che è un semplice, SEMPRE legittimo, ed efficace strumento di mero controllo e per nulla può incidere, a differenza di emendamenti, leggine, delibere e ricorsi, sul normale andamento delle questioni sollevate dagli interroganti se esse sono infondate, lasciando agli interroganti stessi l’eventuale “l’onta” dell’abbaglio, ma al tempo stesso può rivelarsi un efficace strumento di contrasto nell’ipotesi di fondatezza dei dubbi e delle circostanze ambigue.

L’interrogazione in oggetto parte da lontano nel tempo, già a novembre 2014 diedi personalmente la disponibilità del partito e del gruppo parlamentare a seguire la vicenda, ma è molto vicina al territorio essendo parte di una serie di interrogazioni parlamentari presentate da SEL da parlamentari non eletti in Calabria, in quanto l’unico eletto è transitato nel PD lo scorso anno, ma elaborate e concordate con i vari livelli territoriali in cui il nostro pur piccolo partito è strutturato e come nel caso del Porto delle Grazie con l’importante ausilio del gruppo consiliare di minoranza Roccella Bene Comune.
Quasi tutte quelle relative ai settori di competenza dello scrivente sono nate dalla campagna di ascolto che da quasi un anno dalla designazione in segreteria regionale il sottoscritto sta portando avanti in tutta la Calabria. Esempi sono l’interrogazione sullo svuotamento repentino e, poi accertato come irregolare, del Lago Ampollino in Sila segnalato da Legambiente o del possibile taglio definitivo del traghettamento ferroviario sullo Stretto ad opera del gruppo FS scoperto tra le righe da comitati e sindacati.
Anche l’Ospedale di Locri è stato oggetto di due distinte interrogazioni alla Camera presentate dall’On. Celeste Costantino, calabrese NON eletta in Calabria ed elaborate insieme al Circolo SEL della Locride.
Due sono state le interrogazioni riguardanti la Ferrovia Ionica e una la mozione, rivoluzionaria nei termini, approvata, su proposta dell’On. Nucera, in Consiglio Regionale per il potenziamento del trasporto ferroviario sulla linea jonica.

Dal sottoscritto è partita, inoltre, la denuncia pubblica sull’assenza da più di tre anni della flotta regionale di pulizia del mare così come quella nazionale, nel solo Porto di Roccella Jonica, già quindi oggetto di attenzioni da parte di Sinistra Ecologia e Libertà Calabria.

Per quanto riguarda il riferimento alle possibili infiltrazioni criminali spiace constatare che proprio un’amministrazione meridionale assuma un atteggiamento di rifiuto, in forma a tratti aggressiva, della problematica come se essa non esistesse e come se le mafie avessero confini ben delimitati e i loro capitali non potessero invadere qualsiasi mercato in qualsiasi parte del mondo da qualsiasi parte del mondo, come ampiamente invece dimostrato da studi, operazioni di polizia e sentenze passate in giudicato.

Pretestuoso infine il tentativo di smontare la credibilità degli interroganti e dell’intera interrogazione parlando genericamente di riferimenti a leggi abrogate quando nel caso della finanziaria 2007 (legge 296 del 2006) si fa riferimento anche a s.m.i e cioè a successive modifiche e integrazioni cosa avvenuta con un’altra finanziaria, quella 2015, che altro non è, nei fatti, di una successiva modifica e integrazione di quelle degli anni precedenti e che ha ribadito sostanzialmente quanto previsto nella 296/2006, anzi ne ha esteso gli effetti a TUTTI i comuni.
Per questi e per altri motivi è ingeneroso nonché scorretto nei confronti dell’opinione pubblica stravolgere il senso e il fine unico e primario di un’interrogazione, e cioè fare chiarezza, e il porre l’attenzione sulla non appartenenza al territorio di senatori che hanno la sola colpa di aver dato voce a chi, e parlo delle donne e degli uomini di Sinistra Ecologia e Libertà Calabria, sul territorio prova a portare avanti azioni di buona politica anche a fianco di altri soggetti come nel caso di Roccella Bene Comune, a difesa della correttezza procedurale e della legalità a prescindere da chi, potrebbe o non potrebbe beneficiarne, sia esso pubblico o privato. Il male prospera tra le pieghe ipocrite del bene e noi, per quanto ci è possibile, proviamo ad evitarlo anche a costo di vedere leso un presunto diritto pubblico, ma di natura non limpida.
Concludo con una citazione doverosa nei confronti degli amministratori della cittadina famosa nel mondo per i “Rumori mediterranei”….”Quando non sai cos’è, allora è jazz!” dicevano gli Aristogatti, estrosi mici suonatori di jazz nel famoso cartoon della Disney. Per l’amministrazione Certomà e per gli altri commentatori invece sembra valere “Quando non sai cos’è (le regole democratiche, sic!), allora confondi e fai credere che sia tutto marcio”. E prova ne è l’aver affermato, nella propria nota e forse freudianamente , che all’interrogazione risponderà, e se lo vorrà, solo il Governo. Ed è bene ricordare che stiamo parlando di un interesse pubblico nazionale e non di esclusivo affare del territorio di Roccella Jonica e dei roccellesi, come si vuol far credere.
Cosa ha spinto quindi l’Amministrazione ( e gli altri commentatori) a rispondere, “non rispondendo”, in maniera così sgraziata, offensiva e violenta ad un qualcosa che in fondo in fondo direttamente non la riguardava, non essendo stata chiamata in causa se non come beneficiaria finale di una gara apparentemente poco limpida e per la quale dovrebbe valere il solo interesse pubblico puro e cioè quello della piena accessibilità e della piena legalità?

Antonio Guerrieri

Responsabile Ambiente, Infrastrutture e Trasporti
Segreteria Regionale Sinistra Ecologia e Libertà Calabria

Comunicato caricato da Giuseppina Laura Dominici