cinzia nava

“Torna in Aula la ‘doppia preferenza’ e, stavolta, si auspica per la definitiva approvazione” – afferma la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità Cinzia Nava che rilancia: “Nella prossima seduta del Consiglio regionale, fissata per lunedì 11 marzo, al secondo punto dell’ordine del giorno è stata infatti inserita  la Proposta di Legge n. 31/10^ di iniziativa della Consigliera Flora Sculco sulla ‘Promozione della parità di  accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali’, il cui travagliato percorso, dal 2015 ad oggi, ha incontrato forti resistenze, ultima in ordine di tempo la proposta del consigliere  di maggioranza Orlandino Greco di prevedere all’interno delle liste la presenza del 50 per cento di donne, lasciando però l’obbligatorietà della preferenza unica. Proposta evidentemente impresentabile – sottolinea la Presidente della CRPO – sia perché non influirebbe minimamente sull’attuale assetto, se non per una sterile presenza ‘accomodante’ di donne nelle liste, che per l’improcrastinabile adeguamento alla normativa nazionale sull’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali, stabilito dalla L. 20/2016, che modifica la L. 165/2004 contenente – ai sensi dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione – i princìpi fondamentali del sistema di elezione dei consiglieri regionali. L’introduzione della ‘doppia preferenza’ – per come sancito dalla suddetta normativa nazionale -, in altri termini, si sarebbe dovuta approvare de plano, in armonia con quanto verificatosi nelle altre Regioni, eccezion fatta per Puglia, Piemonte e Valle d’Aosta. La Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomo e donna, che ha più volte sollecitato la calendarizzazione della modifica legislativa, non può che esprimere compiacimento per  il possibile prossimo traguardo, ribadendo, ove mai ce ne fosse bisogno – sottolinea Cinzia Nava – che non si tratterebbe dell’introduzione di ‘quote’ di riserva, ma di un semplice meccanismo di riequilibrio del genere meno rappresentato, che lascia ampia discrezionalità all’elettore. Lunedì, dunque – conclude – potrebbe scriversi una nuova, bella pagina di democrazia”.