“In tre anni, tanto è il tempo in cui ricopro la carica di Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, al cospetto di segnalazioni volte a colmare lacune che mettono a repentaglio i diritti dei minori, ho trovato da parte di tutte le amministrazioni comunali disponibilità a sopperire ai problemi in totale spirito di collaborazione. Invece, un assessore comunale di Bagnara Calabra, con un comunicato celebrativamente autoreferenziale, ha avvertito il bisogno di inveire contro il mio Ufficio, che altro non ha fatto che raccogliere reiterate segnalazioni di genitori di bambini costretti a rimanere a casa per la mancata assegnazione dell’assistenza loro dovuta”: è quanto dichiara il Garante Antonio Marziale, che si dice: “Stupefatto da una presa di posizione che non offende minimamente me, ma la comunità genitoriale denunciante e i bambini in attesa dei servizi”.
“Chi ricopre cariche pubbliche – continua Marziale – è tenuto a dare risposte sul campo, non ad innescare polemiche strumentali con figure istituzionali e, in questo caso, trovo singolare ed antitetica la disponibilità manifestatami dal sindaco a collaborare e l’atteggiamento esattamente opposto del suo assessore, che anziché spiegare cosa è successo dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi, pensa a trionfare per le imminenti nomine degli assistenti quasi a fine anno”.
Per Marziale: “Scopo del Garante è quello di trovare soluzioni al problema nella maniera più indolore tra le parti, per questo ho deciso di convocare audizioni formali con gli attori interessati nella speranza che tutto evolva nell’esclusivo interesse dei minori. Le polemiche lasciano il tempo che trovano”.