E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno, ieri, la notizia che avrebbero chiuso le scuole in tutta Italia. Inizialmente un fuga di notizie ha creato il panico nel primo pomeriggio, poi la conferma prima di sera. nemmeno il tempo per organizzarti. Cosa faranno le mamme (perché toccherà soprattutto a loro) a gestire lavoro e figli? E per quelle che non lavorano come attutire l’effetto vacanza inaspettata dei figli? Si, perché non è quarantena ma non si può nemmeno andare ovunque. E dopo un inverno asciutto e quasi primaverile quando spunta la pioggia e il maltempo? Ca va sans dire…
Ecco quindi che comunque tu la voglia mettere ti devi organizzare. Non sappiamo nemmeno se durerà davvero fino al 15 o se andrà oltre. Qualcuno ha timidamente accennato a un provvedimento in aiuto dei genitori che devono rimanere a casa, ma come abbiamo visto finchè decideranno ci saremo già organizzate. Dunque ecco qui una guida semiseria a come provvedere al disastro.
Qualche consiglio pratico per fare prima di tutto ordine mentale.
Comincia con pensieri positivi. Si deve fare, tutela i nostri figli e ci salva potenzialmente da tragedie che le oltre cento famiglie italiane stanno vivendo, la perdita di una persona cara a causa del virus. Teniamo sempre a mente questo per poter affrontare obiettivamente un duro periodo.
Prima di tutto il lavoro. Se lavori e puoi permetterti di farlo da casa metti subito il lavoro al primo posto, sembra cinico ma è meglio stare tranquilla e affrontare la giornata sapendo che hai fatto quanto dovevi. Alzati prima di loro al mattino, io preferisco farlo nottetempo ma c’è chi ha la buona abitudine di dormire di notte. Già un paio d’ore di lavoro ti permettono di stare tranquilla al loro risveglio ed essere di umore migliore. Se hai trascurato il lavoro non sarai mai spensierata con loro e il tempo che trascorrerete insieme non sarà di buona qualità. Stesso criterio se non lavori, le faccende domestiche più urgenti falle prima di dedicarti a loro, anche a te farà bene poi rilassarti, serena per il fatto di aver già tutto sotto controllo, almeno l’urgente.
Dramma nonni. Eh si! Ai nonni è stato detto di chiudersi in casa e non uscire. E qui la categoria si divide in nonni chioccia, che amano tanto i loro nipotini da avere paura di rischiare il passaggio del coronavirus e quelli che se ne infischiano, gente ottimista che non vede l’ora di spupazzarli. I primi creano il panico nelle mamme che già li vedevano piazzati a casa dei genitori e adesso devono riprendere lo studio logistico di come sistemarli. Gli altri invece ..creano ugualmente il panico, “Mamma, sei andata a messa? Hai dato il segno di pace? No? Si? Sei sicuro Papà di stare bene? Hai la voce un po’ rauca… sei andato a giocare a carte con gli amici del circolo anziani?”
Una baby sitter è sempre la soluzione ideale. Si, ma quanto mi costa? Aiuto a caro prezzo e soprattutto se la conosci e sai chi frequenta, dove è stata chi vicino a lei è andato a zonzo per l’Italia …e se poi è una studentessa????
Questo non aiuta, ma se la conosci bene puoi affidarti con un po’ di tranquillità, qualche ora ti aiuterà a non finire licenziata o a consegnare quel lavoro importante che scade proprio…il 15 marzo!
Intanto però ti balena in testa che ci sono le altre mamme nelle tue stesse condizioni, forse si può fare, forse puoi organizzarti con loro, con le madri dei suoi compagni, se sono sempre stati insieme, da ottobre ad oggi e non hanno preso nulla sono la compagnia ideale. Organizzarsi con due o tre mamme di altrettanti compagni può non essere così male. Un paio di ore da me, un paio da te e il gioco è fatto, l’impatto può non essere devastante
Goditi il tempo con loro! È vero, farai salti mortali, finirai stremata (attenzione, tutti i virus attaccano i corpi stremati e stressati) ma prova a goderti il tempo che altrimenti non ti saresti concessa. Non puoi andare in posti affollati ma una bella campagna, montagna o, dalle mie parti, il mare, ti concederanno momenti felici e inaspettati. Respira con loro e falli respirare, insegnagli che c’è un altro modo di vivere, con ritmi più lenti e piacevoli. Chissà, quando saranno grandi ricorderanno la bella vacanza con mamma al” villaggio coronavirus”