“L’Assemblea non può continuare a riunirsi solo per affrontare le criticità e le emergenze, incapace ed impotente nel risolvere i problemi, né può essere convocata in faziose ed inutili passerelle che hanno visto sfilare Ministri e Assessori Regionali, dei quali abbiamo ascoltato tante belle parole, ma che di fatto non hanno portato a nessun risultato utile per il territorio”.

E’ con questa tirata d’orecchi che il sindaco di Locri Calabrese invita il presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride a riunirsi per affrontare i temi cari agli enti della fascia ionica reggina.

“Nessuno vuole la morte di questo importante strumento,” – continua nella richiesta ufficiale – “ma di sicuro è necessaria una ristrutturazione dell’Assemblea dei Sindaci della Locride per prevenire le problematiche presenti in questo territorio, ma soprattutto con l’idea di dare alla stessa associazione un ruolo importante per i cittadini della Locride”.

Quali sono le “ordinarie emergenze” che intende affrontare in assemblea Calabrese? Sanità, rifiuti, disoccupazione e la recente problematica del ridimensionamento riguardante gli istituti scolastici. Non ultima l’introduzione da parte del Governo centrale dell’IMU sui terreni agricoli, con Decreto Legge 4/2015, con cui vengono riscritti i parametri che individuano i confini, con importanti ripercussioni per gli Enti ed aziende che operano nei territorio locali.

Calabrese accenna a una richiesta che rappresenta la volontà di altri sindaci, sentiti sulla necessità di indire la convocazione assembleare, “chiedendo al Presidente di fare autocritica riguardo al modo spesso ininfluente in cui la stessa Assemblea ha operato fino ad ora”.
Parla addirittura di “ristrutturazione” che andrebbe “pianificata ora a causa di ritardi accumulati, ma anche in virtù del rientro al suo interno di importanti comuni sciolti per mafia come Siderno, Ardore e Platì, nonché per tutti gli altri che torneranno al voto nella prossima primavera”. Insomma, una richiesta di rivedere tutta l’assemblea in termini di lavori e di dinamiche politiche. Giorgio Imperitura avrà poco tempo per rispondere, la richiesta è stata pressante e molto definita nelle sue richieste.