Stefania Marino l'Aria che Tira

 

 

 

 

 

Da anni, l’Associazione ProSalus di Palmi, guidata dalla presidente Stefania Marino, porta avanti una battaglia instancabile per la realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana. Un’opera necessaria per garantire cure adeguate a una popolazione che soffre la fame di sanità, di posti letto, di prevenzione, di cure immediate che ad oggi sono carenti. Un’opera attesa invano da 17 anni: nonostante le promesse e le dichiarazioni ufficiali, il progetto sembra essere sempre più intrappolato in un’incomprensibile lentezza burocratica e in un evidente disinteresse politico. Nell’oblio più oscuro non sembrano invece essere caduti i progetti per gli ospedali di Vibo e Sibari, inclusi nello stesso accordo di programma che prevedeva la costruzione di tre ospedali: appunto Vibo e Sibari, e la Piana. Le perplessità lievitano poi se si pensa che il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ha annunciato l’imminente avvio dei lavori per un nuovo Ospedale presso l’Unical, a Cosenza. Quali carte in regola mancherebbero a Palmi perché il nosocomio veda finalmente la luce?  Abbiamo incontrato Stefania Marino, che assieme alla ProSalus, ha invitato la cittadinanza a una “chiamata di rinforzo”, sabato 8 febbraio alle ore 17 al Salone “Regina Pacis” del Santuario del Carmine di Palmi, per far sentire la propria voce.

“Il nostro futuro è nelle nostre mani. Non possiamo permetterci di desistere”, dichiara con forza Stefania Marino, recentemente ospite, assieme alla ProSalus alla trasmissione “L’Aria che Tira” di La7. Dal sito dell’ “Ospedale che non c’è” ha avuto modo di parlare a distanza col Presidente Occhiuto: tuttavia, dati anche i tiranni tempi televisivi, l’Associazione ProSalus non ha avuto spazio per un confronto diretto. Occhiuto ha dato però una notizia che ha fatto sobbalzare gli attivisti e tutti coloro che hanno a cuore la salute della gente. Il finanziamento iniziale di 150 milioni di euro previsto 20 anni fa non è più sufficiente, e ora mancano circa 190 milioni di euro per completare l’opera a causa dell’aumento dei costi. Il problema non starebbe neppure nel reperire la somma, ma nella valutazione della congruità della richiesta mossa dalla ditta.

Le domande senza risposta a Occhiuto

Se ci fosse stata l’opportunità, Marino avrebbe voluto porre numerose domande cruciali: “Che fine hanno fatto i 141 milioni di euro -promessi a marzo 2024- e destinati all’Ospedale della Piana? Sono ancora nelle disponibilità della Regione Calabria o sono stati dirottati altrove, magari verso altre strutture come l’ospedale di Sibari? Perché il progetto del Nuovo Ospedale della Piana continua a essere rimandato, mentre quelli di Sibari e Vibo Valentia hanno avuto un’accelerazione significativa, nonostante problemi strutturali più gravi? Chi sta ostacolando l’inizio dei lavori? Perché, nonostante i proclami, la cittadinanza non percepisce reali progressi?”

Secondo Marino, non si può più continuare a “fare dietrologia”, cercando sempre giustificazioni o colpe politiche del passato. Il dato di fatto è che il progetto continua a rimanere impantanato mentre i costi lievitano, passando dagli iniziali 70 milioni di euro nel 2007 ai 191 milioni richiesti oggi dalla ditta appaltatrice.

 

Una situazione “kafkiana” e il rischio di un ospedale fantasma

 

La vicenda del Nuovo Ospedale della Piana ha assunto i tratti di un’odissea burocratica e politica degna di Kafka. Negli ultimi anni, si sono susseguiti annunci, promesse e rinvii, ma nessun risultato concreto. Nel frattempo, la sanità della Piana è al collasso: l’ospedale di Polistena è sovraccarico e non può più reggere da solo il peso dell’intero territorio.

 

L’Associazione ProSalus ha sempre avuto l’impressione che l’interesse politico per l’Ospedale della Piana sia stato marginale rispetto ad altre strutture sanitarie regionali. E i fatti sembrano confermarlo: nel 2022, Occhiuto ha menzionato soltanto gli ospedali di Sibari e Vibo, ignorando completamente quello della Piana, costringendo i cittadini a manifestare sotto la Cittadella Regionale per ricordargli la sua esistenza.

 

Trasparenza Negata e Dialogo Interrotto

 

Un altro aspetto inquietante della vicenda è la mancanza di trasparenza. Fino a qualche anno fa, le richieste di accesso agli atti da parte delle associazioni ricevevano almeno risposte, anche se negative. Oggi il dialogo sembra essersi interrotto completamente. La cabina di regia istituita nel 2019 per monitorare il progetto non si riunisce più, nonostante Occhiuto avesse promesso di riattivarla dopo le elezioni europee. Da allora, il silenzio assoluto.

 

Una Guerra Tra Poveri da Fermare

Un altro punto su cui ProSalus insiste è il rischio di uno scontro sterile tra i vari ospedali del territorio. Alcuni temono che l’eventuale apertura del Nuovo Ospedale della Piana possa portare alla chiusura di Polistena, ma i dati dicono altro: oggi la Piana di Gioia Tauro ha solo 0,8 posti letto per 1000 abitanti, ben al di sotto della media nazionale di 3,7. Anche con l’apertura del nuovo ospedale, il territorio sarebbe ancora lontano da un’offerta sanitaria adeguata.

 

Il sostegno di “Comunità Competente”

“Per quanto riguarda le associazioni della Piana, inizialmente con l’amico Francesco Liotti avevamo creato una bella rete che si chiamava “Insieme per il sociale e per la salute”, ricorda Stefania Marino,  ProSalus rappresentava le associazioni della rete in regione al tavolo tecnico della Piana di Gioia Tauro, però effettivamente poi in pratica era solo ProSalus che lavorava, ed anche adesso, c’è molto sostegno morale da parte delle associazioni palmesi, ma con rammarico lo stesso non si può dire degli altri centri. ProSalus è invece supportata da una rete informale che si chiama “Comunità Competente” di cui, l’associazione palmese è tra le fondatrici dal 2019. “Siamo supportati alla grande”, prosegue Marino, “perché qualsiasi iniziativa noi intraprendiamo c’è sempre il sostegno non solo morale ma anche in termini di richieste da parte del portavoce, quindi questo per noi, e l’abbiamo visto con la creazione della Casa di Comunità di Palmi, questo è un successo nostro, abbiamo ricevuto i complimenti di Occhiuto per il successo delle associazioni e della Direttrice Generale Asp RC Lucia di Furia e del dottore Barillà”.

 

La Sanità è un Diritto, Non un Favore

Quello che chiedono ProSalus e i cittadini della Piana è semplice: rispetto per il diritto alla salute. Non servono più parole, ma fatti concreti. Ogni ritardo, ogni scusa, ogni rinvio si traduce in sofferenza per migliaia di persone che non possono permettersi di aspettare ancora. È ora che la politica, a tutti i livelli, metta da parte divisioni e rivalità e si assuma la responsabilità di garantire alla Piana di Gioia Tauro l’ospedale che aspetta da troppi anni.

 

Deborah Serratore

Schermata 2023-10-02 alle 10.21.27