Le UDI di Catanzaro e Reggio Calabria sono in perfetta sintonia con la posizione assunta del CADIC contro l’iniziativa dell’Osservatorio sulla violenza di genere “Adotta la storia di una vittima di femminicidio”.
Noi donne dell’UDI pensiamo che l’Osservatorio, il quale ha finalità specifiche di raccolta dati e sostegno alle donne sulle quali si dovrebbe concentrare, stia invece mal indirizzando le proprie energie.
“Adottare la storia di una donna vittima di femminicidio a che serve? Quale messaggio si vuole dare? A cosa educa? ” Sono le medesime domande che ci poniamo assieme alle donne dei centri antiviolenza calabresi che si oppongono alla strumentalizzazione delle vite e del dolore delle donne.
La strada da seguire non è certo quella di rivittimizzare donne uccise e scoraggiarne altre vive, non contribuendo ad una nuova stagione di autodeterminazione nella quale la storia del presente sia l’effettiva visione della possibilità di rifiutare di essere vittime, di ricevere solidarietà, sostegno e appoggio economico e puntare concretamente sulla prevenzione e sul supporto a chi non lascia mai sole donne e bambine\i.
Sollecitiamo la Regione a ripensare immediatamente all’opportunità di questa iniziativa di sapore paternalistico e commemorativo, per andare invece nella giusta direzione di destinare i fondi a propria disposizione a favore di ricerca, prevenzione e di azioni concrete di sostegno alle donne e ai centri antiviolenza, veri obiettivi del sostegno delle Istituzioni.