Possiamo cambiare le cose? Se oggi da tutto il mondo il messaggio è uno solo, se a livello globale milioni di ragazzi ci stanno mandando lo stesso messaggio, forse vuol dire che il problema ce lo dobbiamo davvero porre. Tutti, senza delegare agli altri.
Così anche dalla Locride (e perchè non dovrebbe essere così?) parte il grido a tutela dell’ambiente e per l’adozione di misure, da parte dei cittadini e degli Stati, a tutela di quella che è una inversione possibile. Il mondo sta cambiando, si sta surriscaldando e se, come obiettano in tanti, questo è nell’ordine delle cose, non è invece il caso di questo periodo, dove è l’uomo che sta accelerando il processo e si, il mondo esisterà ancora dopo la sua implosione ambientale ma noi non ci saremo più, ci saremo autosterminati.
A Locri si sono riuniti in piazza Nassirya, sono bellissimi a vederli tutti insieme. Non hanno bigiato, sono lì a protestare, a farsi ascoltare. E non sono soli, a sostenerli anche molti adulti che si rendono conto della responsabilità delle proprie azioni. Come il gruppo Movìmundi, che in pochissimi mesi ha raccolto centinaia di persone e agisce con forza sulla questione ambientale locale e globale insieme.
Se l’esempio positivo è virale (ormai il mantra della nostra Tv) ci conviene seguirli, tutti noi. Usiamo la nostra pausa caffè per stare accanto a loro e, se possibile, andiamoci a piedi!
RR