Gioiosa_panorama

Notoriamente l’otto marzo si celebra la festa della Donna. Il Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica, il 18 marzo ricorda la “Giornata per i diritti delle Donne e per la Pace mondiale – Giornata Internazionale della Donna”. Per l’occasione sarà proposta in anteprima regionale la presentazione dell’ultimo libro di Arcangelo Badolati scrittore e noto giornalista di Gazzetta del Sud. Il libro, che ha un titolo molto singolare “IODAMORENONMUOIO” Pellegrini Editore, si candida a essere uno dei testi maggiormente apprezzati degli ultimi tempi, sia per il tema trattato, sia per le esaustive disamine in esso contenute. L’opera di Arcangelo Badolati sarà presentata ala presenza degli studenti del Liceo Scientifico “Pietro Mazzone” plesso distaccato di Gioiosa Jonica venerdì 18 marzo alle ore 09 e 30 nei nuovi locali dell’Auditorium Comunale (centro di aggregazione giovanile), alla presenza d’importanti relatori per discutere e affrontare le varie tematiche riguardanti la “Donna”. Sarà, inoltre, questa l’occasione per ricordare la Nobildonna gioiosana la Marchesa Clelia Romano Pellicano, ritenuta una delle prime donne che hanno avuto la determinazione di essere le prime femministe dall’unità d’Italia in poi. Questa giornata speciale, nella quale si ricordano figure femminili di prestigio senza discriminazioni etniche, linguistiche, culturali, economiche e politiche, sarà un’occasione per guardarsi indietro e ricordare le battaglie e i risultati raggiunti e, soprattutto, pensare alle potenzialità e opportunità che aspettano le future generazioni di donne. Il libro di Arcangelo Badolati. “Iodamorenomuoio” oltretutto inaugura “Ipazia”, la collana tutta al femminile ideata e diretta dallo stesso Badolati, accompagnata da testi teatrali e letterari curati insieme a lui da Federica Montanelli, in cui si propone una tematica di grande attualità e di grave disagio sociale per le donne. La prefazione è a cura di Cinzia Falcone, presidente “Animed” e ideatrice del progetto “Il Sangue Rosa. Un’altra vita è possibile”. Ipazia racconta storie di donne da ogni angolazione e da ogni latitudine, da spazi e tempi che s’intersecano tra loro, lasciandosi attraversare dall’immagine vibrante di quell’Ipazia d’Alessandria che fu matematica, filosofa e astronoma e fu trucidata per mano di fanatici religiosi, divenendo un simbolo della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna. Ed è questo il senso alto di una collana al femminile: quello di dar voce a donne, tante donne, perché da quella e da questa voce nasca un messaggio positivo, di speranza, amore, pro positività. “Iodamorenonmuoio è un saggio composito che attraversa l’universo femminile in maniera originale, muovendosi in maniera “zigzagante” tra la letteratura e la cronaca per aiutare a comprendere le devianze criminali e sub-culturali che hanno determinato i femminicidi nel corso dei secoli. In questo viaggio ci sono le donne nella storia, quelle che hanno cambiato il volto del mondo con la loro genialità eppure vittime della loro stessa grandezza: Ipazia d’Alessandria, Olympe de Gouges, Giovanna d’Arco, Beatrice Cenci, Isabella Morra, Artemisia Gentileschi, Francesca La Gamba, Oriana Fallaci, Angelica Balabanoff, Margherita Sarfatti, Anna Kuliscioff, Ada Negri, Franca Rame, Isabella Aleramo. Le donne assassinate brutalmente da uomini mostruosi in una Calabria che diventa speculare al mondo: Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi e Mary Cirillo. Le madri massacrate dai figli: Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro. Anche loro calabresi ma emblematiche di una violenza indicibilmente mostruosa. E poi le donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta: Giuseppa Mercuri e Maria Concetta Cacciola. E ancora le donne straniere, quelle senza nome, rese schiave e costrette a prostituirsi per le strade della Calabria. Un viaggio negli abissi delle anime e delle carni femminili accompagnate, quasi come uno spartito musicale, da testi teatrali e letterari curati dalla giornalista Federica Montanelli che raccontano ancora il dolore e la mostruosità umana, ma, attraverso la parola “alta” della letteratura, consentono una straordinaria catarsi. Perché il viaggio è negli abissi, ma sono proprio gli abissi che lasciano spazio alla grandiosità delle donne. Di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Questa sarà l’occasione per Gioiosa Jonica di riportare alla memoria le “gesta della Marchesa Clelia Romano Pellicano. Infatti, nel 2011 nello storico “Palazzo Blu” di Pisa, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata allestita una mostra intitolata “Donne d’Italia, la Metà dell’Unità” e, tra le protagoniste, era presente e ricordata in modo visibile la nobildonna “gioiosana” Clelia Romano Pellicano. In quel frangente è stata offerta l’opportunità di conoscere le protagoniste di questa grande rivoluzione culturale tra le quali risultano: Cristina di Belgioioso, Rosa Motmasson, Anita Garibaldi, Elena Regina, Maria Montessori, Grazia Deledda, Matilde Serao, Anna Kuliscioff, Edda Ciano, Palma Bucarelli, Tina Anselmi, Nilde Jotti, Alda Merini,