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Da sinistra: Pezzimenti, Larosa, Capalbo, Bombino

 

 

Si è svolta a Gerace, presso la Sala Conferenze del Museo Civico, la presentazione del libro “Fatti foste a viver di turismo” di Massimiliano Capalbo (Rubbettino Editore). L’evento – che è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Leggendo Tra Le Righe” e l’Associazione Culturale “Sapiri e Sapuri”, con il patrocinio del Comune di Gerace e del Parco Nazionale Aspromonte -fa parte del progetto “Natural-mente Cultura” ed  è inserito all’interno del calendario de “IL MAGGIO DEI LIBRI”. Sono intervenuti: Giuseppe Pezzimenti, Sindaco della città di Gerace, Giuseppe Bombino, Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, l’autore Massimiliano Capalbo e Marisa Larosa, Presidente di “Leggendo Tra Le Righe” e moderatrice dell’evento.
L’autore nel suo libro parla di superare l’individualismo donando e intrecciando una rete di tante unità per concretizzare un progetto utile alla comunità e al territorio in modo che si possa usufruire della bellezza che non riusciamo più a vedere, per contenere il “tanto” che troviamo sotto ogni forma, ad ogni passo, in ogni luogo del nostro territorio, in ogni memoria. Renderlo fruibile per noi e per il visitatore che ci guarda con occhi nuovi e curiosi fare del “c’era una volta” anche l’oggi. Capalbo con la sua capacità comunicativa, la sua competenza e le sue esperienze della realtà calabrese ci parla di un turismo fatto dalle persone, dai progetti privati, ricordando che dove i limiti delle amministrazioni locali si fermano, l’iniziativa privata può offrire proposte di qualità e ci fa vedere luoghi che ancora non conosciamo.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva del pubblico, si è creato infatti un dibattito tra i partecipanti volto ad analizzare vari punti del libro sul turismo e il territorio.
Oltre che del libro si è parlato anche della nuova app gratuita Sensappzionale, promossa da Massimiliano Capalbo: attraverso la geolocalizzazione individua i punti di interesse poco noti del territorio, l’app fornisce una suddivisione delle aree di interesse in base ai cinque sensi : vista, udito, tatto, olfatto e gusto,  aggiungendone un sesto : l’empatia, perché grazie alle bellezze del nostro territorio è possibile anche svolgere un turismo “ sensoriale”, che è probabilmente il modo migliore di arricchirci rispettando la natura.