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Momenti di condivisione che intendono rialzare lo sguardo dell’Amministrazione Comunale  in vista di una fattiva ripresa della collaborazione per la costruzione del futuro di Gerace. In questi giorni, una qualificata “equipe” composta da circa 45 professionisti (provenienti da ogni parte d’Italia) tra cui architetti, ingegneri, restauratori, conservatori (ospitati tutti dal Vescovo presso i locali del Seminario) sta lavorando alacremente, nell’ambito di un progetto denominato: “Arte e fede nella diocesi di Gerace”. L’obiettivo finale del progetto è quello di recuperare dei magnifici altari del 700 che si trovavano originariamente all’interno della millenaria Cattedrale ma che  a seguito di alcuni lavori di restauro avvenuti intorno agli anni 30/40 del secolo scorso, vennero smontati e  praticamente “dimenticati” in alcuni magazzini interni alla stessa Chiesa. L’idea dei restauratori è quella di recuperare gli altari in tutta la loro bellezza, fare un’indagine storica con  dei rilievi in 3D, cercare di individuare il loro originario posizionamento e poterne poi fruire la visione all’interno del Museo della Cittadella Vescovile. Il Vescovo di Locri-Gerace Francesco Oliva, il segretario della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, dott. Salvatore Patamia, il restauratore dell’Università della Calabria prof. Giuseppe Mantella, sono sembrati tutti “molto entusiasti per come si sta sviluppando questo progetto, nato dalla straordinaria concertazione tra il Comune di Gerace,  la Curia Vescovile e il Ministero per i beni e le attività culturali”. “Abbiamo trovato come interlocutori – hanno ribadito in coro gli autorevoli ospiti-  un Sindaco ed un’amministrazione comunale davvero molto attenta e particolarmente interessata ai lavori di recupero e restauro di questi eccezionali reperti”. Recupero del patrimonio storico e culturale, implementazione dell’offerta turistica, educazione e formazione, lavoro e sviluppo, welfare e politiche sociali, sono stati questi gli ambiti di confronto della discussione  tra il Primo Cittadino ed il Vescovo.  Idee e progetti che s’intenderanno sviluppare per cercare di  “mettere in comune” riflessioni e disponibilità di aiuto reciproco nel rispetto dei diversi ambiti di competenza.