Il GEI , gender equality Index, sulla parità di genere, sviluppato in collaborazione con esperti in materia, offre la possibilità di visionare ogni anno l’impegno per la parità di genere delle più grandi aziende quotate del mondo.
Tiene traccia delle prestazioni delle aziende pubbliche impegnate a divulgare i loro sforzi per sostenere l’uguaglianza di genere attraverso lo sviluppo di politiche, la rappresentanza e la trasparenza.
La richiesta di trasparenza dei dati, standardizzazione e prestazioni dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) aziendali è ai massimi livelli. Quantificare l’elemento sociale dei dati ESG di un’azienda è diventato fondamentale per legare i collegamenti tra capitale umano e materialità finanziaria.
Il Bloomberg Gender-Equality Index, insieme al Gender Reporting Framework, segna il primo passo nel viaggio di un’azienda verso l’uguaglianza.
L’indice di riferimento creato da Bloomberg misura l’uguaglianza di genere attraverso cinque pilastri: leadership femminile e programmi di sviluppo per talenti, uguaglianza retributiva e parità di retribuzione e di genere, cultura inclusiva, politiche contro le molestie sessuali e cultura aziendale a favore delle donne.
ecco l’elenco: qui
Come potete leggere nella edizione 2023 sono presenti 484 aziende di 45 Paesi in 11 diversi settori di mercato, selezionate fra oltre 11.700 società.
Si confermano 21 aziende italiane, come l’anno precedente, e lasciando alle spalle le 4 aziende del 2019.
Un trend in crescita, speriamo sempre più veloce, Si confermano nella classifica Terna (5°anno consecutivo), Hera (4°anno), IntesaSanpaolo, Enel (4°volta), Eni (2°anno), Acea, Leonardo (3°anno), Inwit (2°anno), ERG (2°anno), Mediobanca (5°volta), Iren, A2a, BancoBPM, Saipem, Snam, Telecom (3°volta), Fineco, Unicredit, Poste Italiane, STMicroelectronics NV. Entra per la prima volta Banca Mediolanum.