«Il sistema di riscossione è solo una parte della grande quesitone fiscale italiana cui il governo sta cercando risposte non più rinviabili. L’utilizzo dei fondi europei, come noto, è alla base di questa riforma obbligatoria, ma speriamo che da un lato la fretta, dall’altro divisioni ideologiche, non portino all’ennesimo pasticcio. Apprendiamo dal viceministro Castelli l’elenco delle priorità da affrontare a breve: aggio, stralcio del magazzino e rottamazione quater. Bene spalmare la riscossione del pregresso su più anni, a patto che ci si trovi di fronte a crediti esigibili, visto che la situazione economica di famiglie e imprese può variare molto nel lungo periodo. Delicato, infine, il tema dei regimi forfettari, la cui ulteriore estensione, a nostro avviso, determinerebbe ulteriore restrizione della platea dei contribuenti, facendo ricadere il peso della tassazione, ancora una volta, sulle famiglie che traggono reddito dal lavoro pubblico». E’ il commento del presidente di CAF Cia, centri di assistenza fiscale di Cia Agricoltori Italiani Alessandro Mastrocinque sulle attuali ipotesi di riforma fiscale.