cc nasCOSENZA: OPERAZIONEFENTANYL. DISARTICOLATA RETE DI SOGGETTI DEDITI ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, TRUFFE IN DANNO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, RICETTAZIONE E FALSITA’ IN ATTI PUBBLICI.

 

 

Fentanyl”, la nuova droga che ha invaso il mercato.

Il Fentanyl è un analgesico oppioide sintetico, più potente della morfina, utilizzato da ormai 20 anni soprattutto per le cure palliative oncologiche. La principale caratteristica di tale prodotto è certamente quella del rapido assorbimento e quindi della capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti. Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico potrebbe determinare anche gravi effetti collaterali, generando conseguentemente uno stato di forte dipendenza, da intendersi come una sorta di necessità compulsiva di procurarsi la sostanza con ogni mezzo. Purtroppo, si stima che la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa.

Anche in provincia di Cosenza, non è una novità assoluta la diffusione di tale oppioide, già riscontrata proprio a Bisignano nel 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva consentito di scoprire un vero e proprio traffico di farmaci a base di Fentanyl, illegittimamente prescritti da medici compiacenti.

 

 

 

Nelle prime ore della mattinata, in Bisignano (CS), i militari del Comando Provinciale Carabinieri e del NAS di Cosenza, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo del 14° Battaglione Calabria e da unità antidroga del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare (di cui 4 in carcere, 1 agli arresti domiciliari ed 1 obbligo di dimora), emesse dal GIP presso il Tribunale di Cosenza – su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di altrettanti soggetti, indagati in concorso per i reati di “spaccio di sostanze stupefacenti”, “truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale”, “ricettazione” e “falsità materiale commessa dal privato”.

 

Sviluppo dell’attività investigativa.

L’indagine trae origine dalle dichiarazioni rese dalla madre di uno dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, la quale, nel mese di maggio 2017, segnalava alla Stazione Carabinieri di Bisignano che il figlio era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, denominato “Durogesic”, in forma di cerotti transdermici contenenti quale principio attivo il “Fentanyl”, un potente analgesico oppioide sintetico avente effetti largamente superiori alla morfina.

I complessi approfondimenti investigativi consentivano di:

  • accertare un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei menzionati cerotti da parte degli indagati, i quali, utilizzando ricettari provento di furto perpetrato in Ospedali ed Ambulatori della provincia di Cosenza e diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico ormai in pensione o medici inesistenti, falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, presso farmacie della Provincia di Cosenza (site nei comuni di Cosenza, Calopezzati, Castrovillari, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia, Montalto Uffugo e San Marco Argentano) numerosissime confezioni di “Durogesic”;

  • comprovare l’esistenza di una ramificata rete di commercio illegale dei citati farmaci, rivenduti ai clienti con un prezzo variabile a seconda del taglio (cerotto intero 50€, mezzo cerotto 25€, striscia singola 10€), per un giro di affari di circa 80000 €, cristallizzando le condotte delittuose degli indagati in ordine a circa 50 episodi di cessione a innumerevoli assuntori;
  • documentare una truffa, ammontante a circa 50000 €, conseguente all’erogazione di medicinali interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale da parte di alcuni farmacisti della provincia, indotti in errore circa la genuinità delle ricette mediche.

Nell’ambito dell’indagine i militari operanti avevano già sequestrato 20 cerotti transdermici, nonché 2 ricettari non compilati riportanti il timbro dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

 

Ulteriori riscontri durante l’esecuzione delle misure.

Contestualmente alla notifica delle misure cautelari sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione domiciliare (9 dei quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per i medesimi reati), a seguito delle quali sono state denunciate in stato di libertà 2 persone, una per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” ed una per “ricettazione”, nonché segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti ulteriori 4 soggetti, procedendo complessivamente al sequestro di 5 cerotti transdermiciDurogesic”, 4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera, 32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc.