Incontro al Risorto! Insieme alle donne davanti ad un sepolcro vuoto. La vita risorge. Ritorna la pace. A quale costo? Il sacrificio del Figlio, Redentore dell’umanità, che sulla croce ha mostrato il volto della Misericordia del Padre. La vita continua: la morte è rotolata via insieme alla pietra del sepolcro.
È la vittoria sulle tenebre del male e sulla morte. Il Signore è risorto. La gioia è il vero sentimento che spinge le donne giunte al sepolcro a portare la bella notizia ai discepoli, che ancora impauriti stentavano a credere. Si riaccende la speranza di una vita che sta oltre i confini dell’umano, oltre la sofferenza dell’ora presente. È la speranza di un mondo nuovo, ove non c’è posto né per l’inganno ne’ per le violenze e le ingiustizie. Questo mondo tanto atteso si dischiude dietro quella pietra tombale. Il Signore della vita risorge: andiamo dietro di Lui ed avremo la pace, la misericordia e la vita che non muore più.
Incontrare il Risorto è la vera Pasqua. È questo il Vangelo che porta la speranza di relazioni più vere, umane e fraterne. Nelle mani di un Dio, che vive sempre tra noi e che le nostre cattiverie non riescono più ad allontanare, sono le nostre speranze, quelle che dicono a te, lettore spassionato, ma forse avvilito: non aver paura, il Signore ha vinto la morte.
Cosa c’è di più angosciante della morte? Eppure essa non è più l’ultima parola detta sulla tua vita da quando quella pietra rotolata via non impedisce il tuo incontro col Dio dell’amore. “Se il chicco di grano caduto in terra non muore”, neppur la vita germoglia.
Non aver paura allora tu che soffri la stessa passione del servo sofferente, il Messia che ha portato sulla croce le tue debolezze, tu che di fronte al dolore non trovi pace e tutto ti sembra finito.
Non aver paura tu che in una cella oscura di prigione sconti la pena per gli errori commessi, che desideri lasciare dietro di te.
Non aver paura tu, famiglia scoraggiata e divisa, che soffri le conseguenze di un fallimento, tu famiglia, che cerchi l’amore vero e lotti per restare fedele a quel patto di amore sancito davanti all’altare.
Non avere paura tu, famiglia, che soffri le conseguenze di una crisi economica che sembra non voler passare.
E tu, giovane, non avere paura del futuro! Non sei solo. Quante risorse! quante possibilità attorno a te! Unisci le tue forze in una rete di solidarietà e d’impegno sociale, lotta per un mondo più giusto e più vero. Condividi la tua speranza e non buttare nel vuoto i tuoi sogni. A chi vuole anestetizzare i tuoi ideali gridagli: la vita è un dono che nessuno mi può togliere!
Il Risorto ridona speranza: annientandosi nelle nostre fragilità e degradandosi sino all’estremo, non è finito. Nulla è perduto.
Quando si ritorna a scegliere il bene è in atto una rigenerazione capace di splendere in tutta la sua bellezza. Come quel campo di pesco fiorito che incanta i nostri bei colli.
E tu, cristiano, che desideri vivere la Pasqua, non cercare emozioni che passano. Non inaridire dietro tradizioni che consegnano una fede che non c’è più. Accogli il Risorto e segui i suoi passi. Ti condurrà lungo sentieri sconosciuti. E lungo le periferie del nostro mondo, ove potrai incontrare chi è solo e sfiduciato, il povero ed il bisognoso, il deluso della vita, e consegnare la bellezza di una fede che si nutre di quell’incontro col Signore che ha vinto la morte.
Rinasca in tutti la speranza e la vita. Il Risorto cammina con te, fianco a fianco. E desidera mostrarti cieli nuovi e terra nuova. Ma non rifiutare la sua amicizia né chiudere il tuo cuore. Insieme a Lui i tuoi sogni più belli non verranno meno.
Buona Pasqua a tutti. Anche a quanti s’impegnano, perché questo giornale arrivi nelle nostre case.
Francesco Oliva