Dieci anni fa l’omicidio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno. Una pagina nera della recente storia italiana e calabrese.
Pagina nera che scaturì indignazione e rabbia nei cittadini e in particolare dei giovani della Locride e della Calabria.
In quella occasione, ci furono tante iniziative di solidarietà da parte della società civile calabrese, che scese in piazza a manifestare contro l’accaduto e per sottolineare il disagio economico e sociale in cui viveva e vive tutt’oggi questo territorio.
Moltissimi furono gli impegni assunti in quella fase storica da parte delle istituzioni nazionali e non, che promisero a questa terra ingenti finanziamenti per completare la SS 106, modernizzare la linea ferrata, creare un polo scolastico su Locri, potenziare il sistema sanitario presente sul territorio e una maggiore presenza delle forze dell’ordine e della magistratura in Calabria.
A distanza di dieci anni constatiamo che gli impegni assunti non solo non sono stati mantenuti, ma al contrario, rileviamo un arretramento e un disimpegno complessivo rispetto ai problemi della Calabria e della Locride in particolare.
Basti pensare che nel piano pluriennale delle infrastrutture approvato da questo Governo non è previsto alcun impegno economico per il completamento della SS 106, che non vi è nulla per la realizzazione del progetto di ammodernamento della linea ferrata ionica a discapito di un taglio sistematico dei treni a lunga percorrenza e dei treni locali.
Del progetto del polo scolastico si è persa ogni traccia e la grande protesta di popolo dei giorni scorsi svoltasi a Locri mettono a nudo le inadempienze della politica e delle istituzioni rispetto al tema della salute e della sanità nella Locride e nell’intera provincia reggina.
Anche noi oggi ricordiamo a distanza di dieci anni Franco Fortugno e l’attacco criminale subito dalle istituzioni calabresi, ma di certo non possiamo non sottolineare con sofferenza che lo Stato ancora una volta non è stato in grado di dare quelle risposte necessarie a un territorio che con forza chiedeva e a tutt’oggi chiede pari dignità e diritti rispetto al resto del paese.
Oggi, avremmo preferito avere sul territorio il Ministro alle Infrastrutture Del Rio anche per informarci che all’interno della legge di stabilità varata dal Governo ci fossero le risorse per dare quelle risposte necessarie in termini infrastrutturali al territorio della Locride.
Anche la deputazione calabrese tutta, risulta latitante rispetto ai problemi di questa terra; nessun risultato concreto infatti, può essere ascritto al loro impegno.
Infine, la giornata odierna, rischia ancora una volta di trasformarsi nell’ennesima occasione persa da parte delle istituzioni per dare risposte concrete alla Locride e alla Calabria.
Questa terra non ha più bisogno di passerelle o di false promesse, ma di vedere realizzati tutti quei progetti e gli impegni assunti negli ultimi decenni.
M. Pacifici, CGIL
M. Serranò CISL
P. Zito URL
Comunicato stampa caricato da Giuseppina Laura Dominici