Nel corso degli approfondimenti investigativi sono stati documentati reiterati atti di violenza, minaccia ed umiliazione con cui M.M.R. ha costretto la moglie, con riconosciuta invalidità civile al 100%, e la figlia a consumare rapporti sessuali occasionali con uomini dallo stesso reclutati, dietro un compenso di 5/10 euro per ogni prestazione. L’uomo è altresì accusato di aver leso, con inaudita violenza, con più azioni reiterate nel tempo, l’integrità fisica e morale della moglie, sottoponendola, attraverso un complesso di attività vessatorie, a durevoli sofferenze fisiche e morali.
L’attività d’indagine ha avuto inizio dalle dichiarazioni rese da un cittadino, il quale ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale esasperato dalle continue richieste di denaro formulategli da M.M.R.. Nella circostanza, l’uomo ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali sia con la consorte che con la figlia dello stesso, dietro il pagamento di esigue somme di denaro. Teatro di questi odiosi episodi – ai quali talvolta assisteva personalmente il 53enne – erano i parcheggi sotterranei della stazione ferroviaria di Vaglio Lise ed un’area sotto il ponte di Calatrava, ad ulteriore riprova dell’assenza di ogni forma di inibizione.
ricoverata presso l’Ospedale di Cosenza e successivamente in una clinica specializzata, al fine di sottrarla alla violenza subita da parte dei familiari.