“Life In Rooms”, ovvero una performance fuori dai canoni tradizionali, interpretata dagli allievi dellaScuola di Recitazione della Calabria. Mercoledì prossimo 16 maggio, dalle ore 19,30 presso il Polo Solidale per la Legalità “Francesco Vinci” di Cittanova, lo spettacolo metterà in scena le differenti visioni del recitare, aprendo uno squarcio nelle declinazioni più intime e profonde dell’arte.
Chi si nasconde in quella stanza? Un interrogativo carico di sfumature intriganti, un mistero che lo spettatore svelerà passo dopo passo, seguendo il percorso ideale che lo conduce da una stanza all’altra del Polo. Nelle aule della struttura, sede della SRC, gli studenti della “Medium Class II” racconteranno storie, costruendo un messaggio dalle ampie sfaccettature e dalla potenza straordinaria.
A seguire con attenzione lo svolgersi della performance il docente di recitazione Lorenzo Praticò, che in queste ultime settimane ha lavorato alacremente a contatto diretto con i ragazzi.
Lo spettacolo, innovativo in fruizione e contenuti, e patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Cittanova, è stato pensato per un pubblico ampio ma comunque sensibile ai linguaggi dell’arte. «“Life In Rooms” è un progetto che proponiamo ai nostri allievi e al territorio – ha spiegato il Direttore della SRCWalter Cordopatri – al fine di ribadire il ruolo formativo, sociale e culturale della Scuola di Recitazione della Calabria. Apriamo la nostra sede al pubblico, convinti di incrociare nuove e importanti sensibilità sul nostro cammino. Questa performance, curata in particolare da Lorenzo Praticò, condurrà lo spettatore in un percorso di scoperta e immedesimazione con le storie raccontate, a partire però da una fruizione dinamica e soggettiva. Ognuno avrà il potere di costruire il suo circuito di vicende e sensazioni. Un ringraziamento, già da ora, va agli allievi della “Medium Class” e al docente di riferimento. Un ulteriore ringraziamento lo rivolgiamo all’Amministrazione comunale di Cittanova che prosegue nell’opera di supporto al nostro progetto».