Ha un sapore molto amaro la notizia appena arriva, anche se ormai le speranze erano poche. La rabbia che sale tra gli ormai ex dipendenti della Call&Call Lokroi dipende dal fatto che in realtà l’azienda funzionava, andava benissimo. Lo si può leggere anche tra le ormai consuete ricerche che anche noi giornalisti facciamo tra le pagine social, persone contente del proprio lavoro, motivate, entusiaste direi. E’ da giorni che questi ragazzi manifestano, il vero colpo in realtà è arrivato quando al tavolo con la Regione hanno “scoperto le carte”, nessuna trattativa, tutti a casa. E se la Call&Call ha altri problemi in altri call center come quello di La Spezia (http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Attualita/-CalleCall-in-difficolta-ennesimo-242435.aspx), in questo caso ha dimostrato che non c’era assolutamente l’intenzione di andare avanti. Ci si chiede il perchè, è comprensibile che 129 persone insieme a circa 17 dipendenti a tempo determinato, non possano pretendere di essere “mantenuti” da una azienda che si trova alla deriva e non riesce a mantenere la struttura. Però pare che in realtà tutto filasse liscio, le commesse erano state garantite e i dipendenti pare producessero anche bene. Inutile ricorrere alle grida di “sono tutti cattivi e noi finiamo sulla strada”, sarebbe facile e farebbe contenti tanti ma la realtà è che occorrerebbe andare più a fondo, comprendere quali sono gli effettivi motivi della decisione. I malpensanti suggeriscono che, forse, una volta ottenuti i finanziamenti necessari all’apertura, passati gli anni di necessaria attività dell’azienda, adesso si pensi di utilizzare altri fondi, su altre regioni ad Obiettivo Convergenza (per intenderci le regioni che ricevono maggiori fondi in termini percentuali a fondo perduto). Questo lo direbbero i malpensanti, ma la Call&Call ha ricevuto fondi? Quali? Si può conoscere il suo bilancio degli ultimi anni? Cercheremo queste risposte, intanto, se così fosse, avverrebbe quello che troppo spesso accade in questi casi. Terra di confine, terra di conquista, quello che dovrebbe essere usato da persone o enti che vivono davvero nelle regioni ad obiettivo convergenza viene invece cannibalizzato da altri. Viene utilizzato per rimpinguare altre tasche. Se questo fosse vero, attenzione. Ma cosa pretendono questi ragazzi? Hanno lavorato per quasi un decennio, sono stati pagati, hanno i contributi che di questi tempi è un lusso. Si, quindi siccome siamo brutti, sporchi e cattivi, siccome viviamo in una regione alla deriva allora dobbiamo pure ritenerci fortunati. Ringraziate ragazzi, nessuno è stato illuso di avere finalmente un lavoro e poter aprire un mutuo – No? Vi hanno detto che eravate della famiglia? Problemi vostri, mai credere alle favole – Vi hanno detto che avevate possibilità di crescita in azienda e avete chiesto il mutuo tremando di paura? Problemi vostri, perchè non farlo sulle spalle di Mamma e Papà? Adesso arrangiatevi. A proposito, se qualcuno se ne vuole venire in Puglia, nella nuova sede, perchè non ha famiglia e può permettersi di farlo, noi il lavoro ve lo offriamo, alla metà di quello che guadagnavate..mica si può avere tutto dalla vita.
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