Attivi in tutti i grandi festival, da Taormina a Venezia, l’UNHCR sarà presente con il suo personale anche al Globo Teatro Festival nelle serate conclusive dell’edizione estiva programmate per il 5/6/7 settembre nel Parco di Ecolandia. Obiettivo del personale dell’ONU sarà sensibilizzare la gente per promuovere la campagna del programma Face to Face per i Rifugiati. Un riconoscimento importante per la manifestazione che si affaccia con la sua prima edizione nel panorama dei grandi festival internazionali e per la quale sono state espresse parole di grande apprezzamento, “supporto e stima” per quella che la responsabile del programma dell’Agenzia Onu ha definito “l’audacia” di sfoderare, di questi tempi, “un’arma” quale la cultura. L’Alto Commissariato per i Rifugiati è, infatti, l’Agenzia ONU che da oltre sessant’anni si occupa di aiutare bambini, donne e uomini costretti ad abbandonare il proprio Paese a causa di guerre, persecuzioni, carestie e violenze. Per questa ragione è stato insignito per ben due volte del Premio Nobel per la Pace. «Mentre vi scrivo – ha affermato – stiamo fornendo, in ben 125 diversi Paesi, protezione e assistenza ad oltre 46 milioni di persone. Forti della nostra presenza e collaborazione nei più importanti Aeroporti Italiani, e in grandi festival come quello di Venezia e di Roma, siamo interessati a promuovere le nostre attività a favore dei Rifugiati anche in altri prestigiosi e idonei luoghi, soprattutto in questo momento nel quale l’Agenzia è mobilitata, internazionalmente, per l’emergenza in Iraq». La richiesta avanzata allo staff del Globo Teatro Festival è, pertanto, di «autorizzare la presenza dei “dialogatori” ONU nelle serate del 5, 6 e 7 settembre all’interno di quella che è stata definita “prestigiosa manifestazione”; saremmo lieti, ha spiegato la responsabile, di condividere la nostra importante Mission con il festival. I “dialogatori” saranno riconoscibili da una pettorina delle Nazioni Unite e da un badge identificativo e informeranno le persone presenti sulle attività dell’Agenzia ONU per i Rifugiati, offrendo la possibilità, a chi fosse interessato, di aderire alle iniziative umanitarie. Una mission condivisa con quella di un evento internazionale come quello che si sta svolgendo ad Arghillà, come ha confermato il direttore organizzativo del Globo Teatro Festival, Americo Melchionda: «Siamo felici dell’attenzione che i responsabili del Programma Face to Face dell’ UNHCR ci hanno riservato. Il nostro festival, infatti, ha come obiettivo la comunanza di culture per abbattere le frontiere e radicare l’integrazione, soprattutto in questa delicata fase storica. Allo scopo, la manifestazione sceglie di farlo attraverso la diffusione di un grande e universale bene immateriale come la cultura. Uno strumento che può incentivare lo sviluppo e muovere l’economia. È nostro grande piacere – ha concluso Melchionda – avere con noi il personale delle Nazioni Unite per la diffusione delle loro pregevoli iniziative umanitarie». Contenta anche la direttrice artistica del GTF, Maria Milasi, che ha ribadito come anche nella scelta degli spettacoli si sia privilegiata «l’interazione tra le diversità attraverso compagnie teatrali che attualmente stanno vivendo esperienze multilinguistiche e multiculturali». Una scelta che evidentemente è stata notata e premiata.

Il Globo Teatro Festival è promosso dall’Associazione Pro-Pentedattilo onlus con il partenariato artistico ed esecutivo della compagnia teatrale Officine Jonike Arti di Reggio Calabria; il progetto è cofinanziato dall’intervento “Creazione del Distretto culturale e relativa programmazione ed organizzazione di eventi di rilevanza nazionale ed internazionale” – PISU di Reggio Calabria – POR FESR Calabria 2007/2013 – Asse VIII – Linea di intervento 8.1.1.3

(Foto di copertina: MARIA MILASI – Foto P.Kajzar_A.Pellicano)
(Foto di fondo: Americo Melchionda e Pierre Byland- Foto Antonio Sollazzo)