Care consigliere regionali di parità, care amiche,

Trovandomi all’estero non mi è stato possibile essere fisicamente a Roseto con voi allora per il tramite di Morena, avvocata, amica e “sorella di fatto”, mi unisco a questa vostra iniziativa.

Una giornata di passaggio di consegne, ma anche di unione e di congiunzione non solo istituzionale. Questo viaggio “inter-regionale” per una cultura di e del genere ci ha fatto riscoprire un nuovo, rinnovato sentimento, spesso sopito, di “sorellanza” politica e, perchè no, anche personale.

Il momento delle donne non è adesso, è ieri. Siamo già in ritardo. In Calabria la doppia preferenza e le quote di genere nella legge elettorale dovevano già essere inserite nella precedente legislatura, ma i mal di pancia e i cerchi alla testa della maggioranza che fu di Scopelliti non lo permise.

Adesso abbiamo una legge nazionale, la 20 del 2016 che impone questi strumenti di riequilibrio tanto rodati quanto idealmente osteggiati dai padroni del conservatorismo e della politica “total blue”.

Nella precedente tornata elettorale in Basilicata non è stata eletta nessuna donna, in Calabria soltanto una, ma nel 2010 su 50 consiglieri nessuno era di genere femminile.

Nonostante questo in Basilicata c’è chi parlava della doppia preferenza come “doppia preferenza DE-GENERE”, intendendola come una stortura inaccettabile. Beh, in Sicilia c’è chi la vuole abolire perché  dice che favorisce il voto mafioso, ora mancano le invasioni di locuste e il sacrificio dei primogeniti maschi per incolpare le donne in politica di ogni piaga sociale. Ma noi andiamo avanti, nonostante l’aperto contrasto di consiglieri regionali di maggioranza, tra cui uno che non fa rispettare nel suo Comune, Castrolibero, la legge 56/2014 sulle quote rosa in giunta per bieco maschilismo politico. Ma gli dimostreremo che questa lotta culturale e politica è anche e soprattutto una lotta di legalità, di rispetto della Costituzione e delle leggi nazionali e lo faremo da un lato con i ricorsi nei confronti delle giunte comunali “modello Castrolibero” e dall’altro con interrogazioni parlamentari bipartisan, che ho già predisposto, con cui chiederemo l’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del sottosegretario Spadafora nei confronti delle Regioni “morose” sull’adeguamento delle loro leggi elettorali con la legge 20. Vi mando un saluto e ringrazio i giornalisti presenti, il viaggio non si ferma!