Il Premio Epizephiry quest’anno respirerà aria di Primavera.
L’evento culturale, tra i più importanti della Locride e della Provincia di Reggio Calabria, ritorna a Sant’Ilario dello Jonio, il piccolo Paese dell’entroterra locrideo, in cui ha sede Azulejos International, un’associazione di promozione sociale, fondata da Renato Mollica, direttore artistico dell’Epizephiry Film Festival, con il preminente intento di promuovere la cultura in tutte le sue forme.
Rispondendo ad una delle finalità che Azulejos International si propone di realizzare concretamente, “(…) affermazione delle cultura delle legalità e la lotta alle mafie, a tutte le criminalità organizzate (…)”, quest’anno il Premio Epizephiry sarà il simbolo del ricordo delle vittime della ‘Ndrangheta, troppo numerose nel nostro territorio.
Nei giorni in cui l’Associazione Libera, da sempre al fianco delle vittime di mafia, come ogni anno celebra il ricordo delle vittime della criminalità organizzata, con una serie di manifestazioni di rilievo nazionale, che quest’anno si svolgeranno nella città di Bologna, anche nella Locride si vuole mantenere vivo il ricordo di chi non c’è più e non si vogliono dimenticare le famiglie delle vittime di ‘ndrangheta.
Qui, nel profondo sud, dove spesso ci si sente di essere a sud del sud, dove parlare di ‘ndrangheta è quasi un tabù, purtroppo anche per le giovani generazioni, qualcuno ha pensato di dare voce ai familiari delle vittime di ‘ndrangheta, a chi è stato riconosciuto dallo Stato come vittima della criminalità organizzata e, soprattutto, a chi, ancora dopo tanto tempo, non ha ricevuto giustizia.
Il 26 marzo la memoria romperà il silenzio!
Si parlerà di un tema molto caro alle famiglie di chi è stato ucciso o è scomparso nel nulla senza un perché. Famiglie che non hanno avuto giustizia, perché in alcuni casi è difficile pervenire ad una verità processuale, in quanto molto spesso i procedimenti penali si arrestano alla fase delle indagini preliminari, concluse con una richiesta di archiviazione ed un conseguente decreto di archiviazione.
Molto spesso i familiari delle vittime innocenti si ritrovano a combattere anche una battaglia con la burocrazia, al fine di ottenere il riconoscimento dello status di vittima della criminalità organizzata ed i benefici ad esso connessi.
Le difficoltà incontrate da molte famiglie, sia nella ricerca della giustizia che di un riconoscimento da parte dello Stato, ha ispirato la tematica del convegno: “La riapertura delle indagini archiviate: una necessità per il riconoscimento delle vittime della criminalità organizzata?”
Una domanda provocatoria a cui risponderanno il Dott. Luigi D’Alessio, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri ed il Sostituito Procuratore della DDA reggina, Antonio De Bernardo. Oltre ai magistrati, saranno presenti due giornalisti, Consolato Minniti de “Il Garantista” e “L’Espresso” e Francesco Brancatella di Rai1, che affronteranno dei profili interessanti inerenti alla problematica delle vittime della criminalità organizzata.
Inoltre, un Sindaco che ha sfidato la ‘ndrangheta, Antonino Schinella, racconterà la sua concreta azione contro la malavita organizzata.
Renato Mollica, a sua volta, presenterà il progetto di un cortometraggio sul sequestro di Lollò Cartisano insieme alla sceneggiatrice del film Vittoria Camobreco.
Momento clou sarà il ricordo delle vittime di ‘Ndrangheta, in particolare di quelle della Locride, alle quali verrà dedicato il Premio Epizephiry 2015, che sarà assegnato ad una persona che si è distinta nell’ambito della legalità.
Infine, verrà dato uno spazio ai familiari delle vittime di ‘ndrangheta che vorranno prendere la parola e ricordare i propri cari.
L’evento sarà patrocinato da Azulejos International, dall’Accademia Alti Studi Storici e Politici “Zaleuco” e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri.

Azulejos International
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Comunicato Stampa Azulejos International

Giuseppina Laura Dominici