ascoaA favore degli imprenditori, per l’affermazione del  diritto al conto corrente bancario

La petizione “CONTO ANCH’IO” nasce dalla necessità  avvertita da numerosi operatori economici  di attivare un conto corrente bancario  che assicuri la gestione minima dell’azienda, soprattutto in relazione ai pagamenti.

Nel nostro ordinamento  non esiste a favore delle imprese un diritto soggettivo  all’ apertura di un  conto corrente. La carenza di una norma in tal senso subordina l’esistenza di un conto alla volontà discrezionale degli istituti di credito. Questi ultimi, in quanto enti di diritto privato, mantengono la facoltà di concludere il contratto bancario secondo  una valutazione discrezionale di puro merito creditizio. Per questo motivo,  molti sono gli imprenditori che rimangono fuori dal circuito bancario, senza poter in nessun modo ottenere uno strumento di lavoro indispensabile.

Ormai le norme esistenti impongono ad ogni operatore economico il tracciamento dei pagamenti attraverso modalità come bonifici, assegni, carte di credito, tutti sistemi che necessitano di un conto corrente intestato. Per non parlare dell’obbligo di utilizzare il POS, obbligo previsto per ogni operatore economico al fine di limitare l’utilizzo del contante.  Si tratta di una esigenza vitale per l’impresa,  al fine di poter gestire al minimo i flussi in entrata e in uscita, nel rispetto degli obblighi di legge.

Sarebbe sufficiente, quindi, che il nostro ordinamento garantisse  il diritto ad un conto corrente per ogni imprenditore,  senza affidamenti o possibili scoperture, e dunque senza la necessità di valutazioni del merito creditizio.

Peraltro, il diritto ad un conto corrente base è già previsto da nostro legislatore, ma solo per i consumatori,  dal  decreto ministeriale n. 70 del 2018 e dagli  artt. 126 undevicies e segg. del T.U. bancario.

Il tenore della nuova norma dovrebbe prevedere l’apertura del conto corrente sin dall’inizio dell’attività economica, a favore di tutti gli imprenditori, ditte individuali, società  o cooperative, in possesso della partita iva. I soggetti obbligati all’esecuzione dovrebbero essere tutte le banche operanti sul territorio nazionale.

L’affermazione di tale principio si identifica con  una conquista di carattere sociale ed economico a favore della libertà d’impresa, diritto sancito dalla Costituzione all’art. 41.

Fin quando sarà possibile negare un conto corrente ad un imprenditore, sarà impedita la liberta di esercitare  impresa.

Con la propria firma, aderendo alla petizione “CONTO ANCH’IO” su firmiamo.it, invitiamo gli imprenditori  e i cittadini a  dare un contributo a questa battaglia  di civiltà .