La tradizione del telaio a mano calabrese reinterpretata con filati biologici a Palazzo Spini Feroni: CANGIARI espone alla mostra “Sustainable Thinking”, inaugurata lo scorso venerdì al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze.
Il progetto espositivo, ideato da Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni, Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora, vuole fornire un contributo artistico-culturale sul tema cruciale della sostenibilità, intesa come “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di sopperire alle proprie necessità” (Rapporto Brundtland, 1987).
La mostra ospita opere di artisti e fashion designer internazionali che presentano la propria chiave di lettura sul recupero di un rapporto più meditato con la natura e la sua profonda relazione con la tecnica, l’impiego di materie organiche e il riuso creativo, fino a sottolineare l’importanza di un impegno collettivo, di un modo di pensare consapevole e condiviso.
La sostanza materica diventa il fil-rouge dell’intera rappresentazione: l’itinerario ideale comincia dalla ricerca sui materiali condotta dallo stilista Salvatore Ferragamo, a partire dagli anni Venti del Novecento, tra canapa, cellofan e pelle di pesce, per poi esplorare le storie di materie di pregio che, giunte al termine della loro vita, vengono trasformate in prodotti di qualità, a rappresentazione concreta del concetto di economia circolare.
Installazioni realizzate rievocando le antiche tecniche dell’artigianato vengono raccontate nella duplice veste di protagoniste dell’arte del riciclo e del recupero di tradizioni manuali, aspetti fondamentali della filosofia sostenibile.
Nella sezione “Intrecci”, la mostra ospita quindi il cappotto kimono CANGIARI interamente tessuto secondo la tradizione magnogreca del telaio a mano inserita nella ricerca sui filati biologici.
La mostra “Sustainable Thinking” resterà all’interno del Museo Salvatore Ferragamo fino a domenica 8 marzo 2020 (orario di apertura 10.00 – 19.30). In concomitanza alla mostra sono previsti progetti collaterali, seminari e workshop.
CANGIARI (cambiare in dialetto calabrese) è dal 2009 il primo marchio di moda eco-etica di fascia alta in Italia.
Artigianalità – Si caratterizza per i suoi tessuti prodotti al telaio a mano: l’antica tradizione della tessitura calabrese (di origine magnogreca e bizantina) unita a ricerca e innovazione dà vita a prodotti unici, con preziose rifiniture sartoriali. Grazie al controllo diretto di tutta la filiera produttiva, i capi possono essere altamente personalizzabili.
Sostenibilità ambientale – Tutti i tessuti e i capi CANGIARI sono realizzati con materiali e colorazioni biologiche, per il massimo rispetto dell’ecosistema e del benessere di chi li indossa.
Etica – La filiera di produzione è totalmente Made in Italy, formata dalle cooperative sociali di GOEL – Gruppo Cooperativo che si prendono cura delle fasce più deboli e operano per il riscatto del territorio.