È quanto denuncia il consigliere regionale Franco Sergio che torna a ribadire: “Più volte sono intervenuto sulla questione del welfare calabrese in seguito alle bocciature degli organi di giustizia amministrativa e della politica su quella che, definita come la riforma del welfare, ha invece di fatto azzerato tutte le forme di assistenza alle fasce deboli chiedendo compartecipazioni alla spesa sociale insostenibili tanto per gli enti comunali che per i cittadini calabresi”.
“La Terza Commissione, nella seduta dello scorso 18 marzo, ha indicato – con un atto d’indirizzo approvato all’unanimità, nella mozione a firma dei colleghi Gallo e Greco – la matrice dalla quale partire per la stesura delle linee guida per il riassetto delle politiche sociali regionali” continua Sergio “ma invece assistiamo alla perseveranza in direzione totalmente opposta da parte della Giunta regionale”.
Secondo il Presidente della Prima Commissione: “Non possono essere disattese le indicazioni del Consiglio che, ricordiamolo, nella sua funzione di rappresentanza della società calabrese, definisce l’indirizzo politico della Regione svolgendo funzioni di indirizzo e di controllo sulla Giunta, nell’interesse esclusivo dei cittadini. Interesse di tutti i cittadini e non solo di una parte o di un segmento. Ora, affinché venga garantita la stabilità nei servizi socio assistenziali abbiamo chiesto in Consiglio, il rinnovo dei contratti con le strutture socio assistenziali con durata annuale e, invece, a tutt’oggi rimane ferma la decisione della Giunta del rinnovo al 30 aprile. Ancora oggi le strutture socio assistenziali calabresi erogano prestazioni senza contratti da inizio anno e senza poter emettere fattura. Chi e perché ha deciso la morte per asfissia di questi servizi è una domanda che abbiamo il dovere di porci. Non consentiremo – continua Sergio – che sotto gli occhi di tutti si perpetri tale stortura e manterremo alta la nostra attenzione su tutta la vicenda. La riforma del welfare deve essere condivisa dalla Giunta con il Consiglio regionale e deve essere in linea con l’indirizzo che, in tema di politiche sociali, lo stesso Consiglio ha inteso dare. Non è una riforma della Giunta ma una riforma per tutta la Regione Calabria che, in quanto tale, la Giunta stessa è tenuta a rispettare poiché trattasi della volontà popolare calabrese che trova la sua sintesi nel Consiglio eletto. Restiamo in attesa di leggere i regolamenti che l’Esecutivo intende adottare per l’attuazione della l.r.23/2003, regolamenti che ancora ad oggi, inspiegabilmente – conclude Franco Sergio – rimangono nel totale segreto delle stanze della Giunta”.