Il Pd mette al centro della sua azione le politiche a sostegno delle donne, in tutte le sue declinazioni. La direzione nazionale del partito ha, infatti, approvato un ordine del giorno, in cui abbiamo dato mandato al segretario Zingaretti di realizzare chiari e precisi obiettivi. Ogni tentativo di regressione legislativa e culturale messo in atto da questo Governo (vedi ddl Pillon, vedi attacco alla legge sull’aborto, vedi l’adesione di fatto al congresso sulla famiglia di Verona) deve essere arginato e contrastato in tutte le forme, dentro e fuori le aule del Parlamento. Il Pd – ancora – realizzerà una proposta organica in materia di promozione dell’eguaglianza tra donne e uomini, che comprenda il contrasto efficace alla violenza di genere, fenomeno crescente e finora pericolosamente marginalizzato dall’agenda politica del Governo. Il partito – ed è questo un tema di stringente attualità nella mia regione – vincola i consiglieri regionali democratici attualmente impegnati nelle modifiche alle leggi elettorali regionali volte ad introdurre – come richiesto dalla legge statale – la doppia preferenza di genere, affinché non vi siano esitazioni sull’approvazione. Ciò che vogliamo costruire, insomma, è un Paese normale, in cui le differenze vengano bilanciate e la diversità assurge a valore. Siamo in campo, più determinate che mai.