Si intensificano le iniziative dell’ANPI per “non dimenticare quel che accadde”, in relazione alla prossima ricorrenza del “Giorno della Memoria” fissata dalla legge per il 27 gennaio, in ricordo dell’orrore che fu svelato al mondo intero quando il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche varcarono i cancelli di Auschwitz.
Sabato 26 gennaio, alle ore 16.30, la sala del Consiglio Comunale di Palmi ospiterà una delle principali iniziative dell’ANPI: il Presidente dell’Associazione reggina dei partigiani, Sandro Vitale, dopo i saluti del Sindaco Giuseppe Ranuccio, relazionerà sul tema “L’impegno dell’ANPI per realizzare la Costituzione e per contrastare i risorgenti segnali di fascismi e razzismi”.
La seconda parte della relazione sarà dedicata alla ricostruzione della storia di “Rodolfo Vacchi “un matematico per la libertà” ucciso a Como nel 1944″, raccontata in un bel libro ricco di documenti dell’epoca, raccolti da Giusto Perretta, autore di una ricerca, promossa dall’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como e dall’ANPI di Seprio. Tra i documenti dell’epoca il processo del maggio 1945 contro gli autori di alcuni gravi delitti, commessi da esponenti della polizia fascista. Sul banco degli imputati l’ex-Questore di Como, Lorenzo Pozzoli, il vice-Commissario Domenico Saletta, originario di Palmi (dove era nato nel 1916) e tre agenti della stessa Questura. Il processo fu affidato ad un Tribunale Straordinario militare di guerra e si concluse con la condanna a morte di quattro degli imputati, tra i quali il Questore Pozzoli e il vice-Commissario Saletta. Il processo accertò che Rodolfo Vacchi, al pari di altri antifascisti e partigiani, era stato ucciso ricorrendo ad una “consueta” messa in scena: un tentativo di fuga inesistente che induceva di volta in volta i solerti funzionari di polizia a colpire mortalmente a distanza ravvicinata i “prigionieri politici” del tutto ignari della terribile sorte che era loro riservata dai loro carcerieri-assassini.