Il Commissario Scura a distanza di nove mesi dalle elezioni politiche, continua a rimanere saldamente alla guida della Sanità calabrese e dell’Asp di Reggio Calabria.
E’ evidente che il cambiamento, di cui si è tanto parlato, al vertice della Sanità calabrese non arriva in quanto Scura è probabilmente passato da “protezione democratica” a “protezione a cinque stelle”.
Tutto ciò a totale danno dei calabresi e, soprattutto, dei cittadini della Locride che continuano a toccare con mano il disservizio del sistema sanitario pubblico.
Mentre il Commissario continua ad essere convinto ed affermare pubblicamente che non esiste un problema nella Locride, l’Ospedale di Locri continua a cadere letteralmente a pezzi.
Ai cittadini è stato di recente solennemente annunciata la nomina dei nuovi primari, ma è evidente che si tratta dell’ennesima frottola e mascalzonata del Commissario Scura e dei suoi sodali. Infatti, sono stati nominati dei provvisori responsabili di reparto – tra il personale interno, ndr – in attesa delle procedure concorsuali per la nomina dei “veri” primari.
In tutto ciò l’Ospedale continua ad essere agonizzante.
Da oltre un mese il servizio TAC funziona a singhiozzo con disagio per il personale e per i pazienti che vengono dirottati su Polistena o su Reggio Calabria, con notevole aggravio di costi, senza avere notizie certe dei nuovi strumenti diagnostici annunciati da anni dal Commissario Scura.
I medici continuano ad effettuare turni massacranti per mancanza di personale.
Il numero di posti letto continua ad essere ridotto rispetto al piano aziendale.
Molti ascensori continuano a non funzionare ed alcuni reparti strategici sono letteralmente isolati nella totale indifferenza del “soggetto attuatore” Scura.
I cittadini sono sempre più sconsolati ed il personale ospedaliero sempre più abbandonato.
Poi, contrariamente a quanto detto che “nessuno vuole venire a Locri”, sembrerebbe che qualche medico di esperienza abbia fatto richiesta di trasferimento presso l’Ospedale di Locri proveniente da Nosocomio del Nord Italia, ma, che la richiesta, non abbia riscontrato l’interesse della Direzione Sanitaria provinciale.
E’ evidente a tutti che mentre cambiano i governi nazionali e regionali, nulla cambia sulle reali e concrete intenzioni di salvare l’Ospedale della Locride da parte della politica.
Nelle prossime settimane, considerato che continuano a non arrivare segnali positivi ed azioni concrete, riprenderemo congiuntamente ai sindaci della Locride, gli unici che difendono il territorio, la nostra dura e lunga battaglia in difesa del nosocomio locrese.
Intanto, avvicinandosi il periodo natalizio, auspichiamo che Babbo Natale ci porti come gradito regalo un nuovo Commissario per la Sanità calabrese, un Commissario serio, capace, competente e, soprattutto, desideroso di affrontare in modo responsabile e concreto le problematiche dell’Ospedale della Locride.