Nuova intitolazione in città. L’Amministrazione comunale di Castrovillari ha dedicato, questa mattina, in seguito ad una richiesta promossa il 17 maggio scorso dal presidente del Circolo Cittadino dopo una proposta- durante una iniziativa- del Presidente di Sezione emerito della Corte di Cassazione Francesco Marzano, e subito supportata dal Comune, l’area antistante gli ingressi del nuovo Palazzo di Giustizia, a Costantino Mortati – Giurista e Padre Costituente – nato a Corigliano Calabro in una famiglia di origine albanese (il papà Tommaso era di Civita e la mamma Maria Nicoletta Tamburi di San Basile), il 27 dicembre 1881 e deceduto a Roma il 25 ottobre 1985, uomo di grande spessore culturale considerato uno dei più importanti costituzionalisti del Novecento.
Quale migliore scelta per celebrare doverosamente il 70° della Costituzione in un Presidio che unisce, tra l’altro, i Territori del Pollino e della Sibaritide in materia di Giustizia, e vede da secoli insistere con loro alcune comunità arbereshe, esempi d’integrazione e valori aggiunti nella Storia e Cultura di questi Luoghi come della nazione.
Costantino Mortati, oltre ad essere un eminente costituzionalista, fu docente a Messina, Macerata, Napoli e Roma, partecipò ai lavori della Costituente e fu giudice costituzionale nominato dal Presidente Gronchi; nell’organismo vi rimase fino al 1972, divenendone anche vicepresidente. Nel pensiero giuspubblicistico il suo studio rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per il cultore del diritto pubblico come per il giurista.
Fu eletto deputato alla Costituente- come riporta una sua biografia in delibera- nella lista nazionale; entrò nella cosiddetta Commissione dei 75 al cui interno partecipò ai lavori della seconda sottocommissione, stilando il testo della relazione sul potere legislativo.
Infaticabile lavoratore e studioso, anche durante il periodo in cui fu giudice della Corte, Mortati continuò a produrre opere scientifiche ed a impegnarsi per l’attuazione dei valori e dei principi della Costituzione.
Per un’attuazione del dettato costituzionale giunse a pensare che fosse necessaria un’azione di stimolo del corpo elettorale. Negli anni Sessanta fu così tra i fondatori del Movimento di opinione pubblica. Si convinse anche della necessità di introdurre nell’ordinamento politico italiano riforme che favorissero la realizzazione concreta dei valori di redistribuzione e partecipazione.
Tra le sue ultime opere due spiccano come esempi di un’attività valutativamente orientata. La prima esamina la figura del difensore civico: una delle garanzie offerte al cittadino contro le prevaricazioni dell’amministrazione. La seconda tratta della forma di Stato nel nostro ordinamento, e conferma e approfondisce le sue precedenti scelte politiche e metodologiche per il perseguimento di una democrazia partecipata.
A ricordarlo, nella cerimonia, ed a tratteggiare la sua persona, ha iniziato il Sindaco, Domenico Lo Polito, il quale dopo aver ricordato l’impegno della Prefettura nel rendere celere il provvedimento, ha richiamato il grande contributo offerto dall’esponente per la crescita partecipata dei soggetti e degli organismi di rappresentanza, seguito dal presidente del Tribunale, Nattina Praticò, dal Procuratore Capo, Eugenio Facciolla, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Roberto Laghi, e dal Presidente di Sezione emerito della Corte di Cassazione, Marzano i quali rispettivamente oltre a ringraziare l’Amministrazione per la bella e significativa iniziativa nel segno del 70° della Carta Costituzionale, hanno sottolineato sotto più profili la figura di Costantino Mortati, grande e più autorevole costituzionalista, vicino alle donne, particolarmente attaccato a questa Terra e riferimento per tanti giuristi nonché persona che con il suo lavoro richiama alla Storia della nostra nazione una Cultura ricca di dedizioni ed esempi come la nostra. Presenti per l’importante cerimonia il Presidente del Consiglio, Piero Vico, con gli Assessori Francesca Dorato e Maria Silella, i consiglieri Sara Astorino ed Antonio Notaro oltre a rappresentanti delle Forze dell’Ordine (i Carabinieri con il Capitano Caruso, la Polizia di Stato con il Vice Questore Papaleo, la Guardia di Finanza con il Maresciallo Rosanova, la Polizia Municipale con il Comandante Losardo ed i Vigili del Fuoco), cittadini, uomini di partito nonché il tecnico, ingegnere Roberta Mari che, con il collega Fedele L’Avena, dell’Ufficio Pianificazione Territoriale del Comune, ha accompagnato ed istruito la pratica d’intitolazione. A sottolineare il momento la Polizia municipale con Vigili in alta uniforme.
“Un altro momento importante– ha dichiarato a margine della manifestazione il primo cittadino– che vuole evidenziare quel patrimonio umano che ha reso possibile la crescita della nostra Nazione e della collettività tra diritti e doveri. E’ con questi sentimenti che l’Amministrazione continua a dare vita a tali riconoscimenti, consapevole che tracce di tale portata sono fondamentali per rendere al meglio la memoria e la storia dell’Italia, nonché comprendere che il ricordo di tali figure affermano che il futuro non può prescindere dall’opera di ciascuno per la costruzione del bene comune, di uno sviluppo equo e prossimo ai bisogni e aspettative delle persone le quali non possono fare a meno di collaborazione e cooperazione per affrontare le nuove sfide che pone ai popoli la realtà.“