Gruppo di lavoro su legge elettorale? Un altro coniglio dal cilindro

 

Non crede più alla volontà di far passare la legge sulla doppia preferenza di genere, secondo Alessia Bausone, pd, si “riparte da zero”, intanto il tempo stringe…

 

alessia bausone

Era il 31 agosto 1945 quando venne istituita la Commissione per l’elaborazione della legge elettorale per l’Assemblea Costituente presieduta dall’allora vicepresidente del Consiglio Pietro Nenni. Una Commissione che vide tra i suoi componenti personaggi illustri come Arturo Carlo Jemolo e che lavorò così celermente da presentare, dopo 25 sedute, il 27 ottobre un progetto di legge condiviso all’unanimità.

Altri tempi, senza dubbio. In Calabria è stato proposto, da ultimo, un gruppo di lavoro composto dai capigruppo e dai membri dell’ufficio di presidenza per formulare una proposta complessiva di revisione della legge elettorale regionale, che contempli la doppia preferenza di genere.

Si (ri)parte da 0, dopo che il 31 luglio Flora Sculco ha chiesto in aula del consiglio regionale la calendarizzazione immediata della proposta 31/10 che porta(va?) la sua firma, approvata dalla Commissione affari istituzionali all’unanimità tre anni prima; dopo che il 27 agosto la conferenza dei capigruppo aveva deciso all’unanimità di portare la proposta all’esame dell’aula e dopo che il 28 settembre nell’assise, davanti a giornalisti, si è votato, su proposta di Romeo e Arruzzolo (che pubblicamente si erano detti “convintamente a favore”) il rinvio della proposta di legge sine die adducendo informalmente pretesti giuridici sanati dagli emendamenti, snobbati, di Arturo Bova e la necessità politica che fosse presente il Presidente Oliverio, allora in Canada.

E’ tornato il Presidente, è sparita la legge ma, come un ennesimo coniglio dal cilindro, nasce il gruppo di lavoro. Una opzione scelta anche in Puglia 15 anni fa che non ha, ancora, prodotto una legge che contempli la doppia preferenza e le quote di genere.

In Abruzzo si è scelto di essere più formali, istituento una “Commissione speciale per la modifica della legge elettorale” nel 2014 che, fino a luglio di quest’anno, si era riunita solo due volte. La terza, ad agosto, per veder formalmente ritirare ogni proposta di modifica della legge elettorale. Non proprio una scelta vincente, ma nel giugno scorso il Consiglio regionale ha comunque deciso all’unanimità di adeguarsi alla legge nazionale 20/2016, approvando la loro “legge Sculco”, scusandosi per il ritardo.

Eppure il tempo stringe, il Codice di Buona condotta in materia elettorale adottato dal Consiglio d’Europa nel 2002 chiede di non modificare le leggi elettorali nell’anno che precede le elezioni, pratica che la Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo nel 2012 ha stigmatizzato giudicandola minatoria della fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Il gruppo di lavoro, quindi, dovrà lavorare assai celermente, avendo a memoria che in questa consiliatura poco meno di un anno fa Wanda Ferro subentrava a Giuseppe Mangialavori a suon di ricorsi ed il prossimo Mangialavori in Consiglio, potrebbe avere il loro nome.

Alessia Bausone – Pd