Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa riguardante la grave problematica del bullismo, radicatosi negli ultimi tempi nella nuova forma tecnologica del cyberbullismo.
L’Osservatorio Nazionale Adolescenza Onlus nella persona di Francesca Racco ha tenuto questa mattina un incontro presso la sala consiliare del comune di Bovalino, insieme al sindaco Vincenzo Maesano e all’assessore Filippo Musitano, per fornire maggiori informazioni sull’iniziativa e sul programma della “Maratona contro in bullismo e cyberbullismo” proposta dall’Osservatorio.
Il bullismo è “la fase preliminare alla criminalità, soprattutto per il nostro territorio. Dunque”, dice Musitano, “l’amministrazione non può fare da spettatore”.
Il comune di Bovalino infatti ha accolto con entusiasmo l’iniziativa che avrà come scopo quello di sensibilizzare tutte le fasce della società, non concentrandosi solamente sul singolo bullo o la vittima, ma in particolare sugli “spettatori, ovvero tutti coloro che stanno intorno”. Francesca Racco infatti ha spiegato della possibilità di arginare il fenomeno e creare una “rete sociale con l’obiettivo di dire basta, poiché ciò che fa più male alle vittime spesso è che tutti sanno ma nessuno interviene”. Per far ciò quindi è necessaria la collaborazione di tutti gli enti, associazioni e istituzioni, laiche e religiose, che lavoreranno sinergicamente per contrastare questa “piaga sociale”.
L’iniziativa prevede quattro fasi: la creazione di un calendario per stabilire, insieme a Dirigenti scolastici e Presidenti delle associazioni, gli incontri con i vari gruppi nelle loro sedi. Seguiranno quindi i meeting di sensibilizzazione durante i quali, sotto la guida di esperti, verranno creati degli elaborati ‘artistici’ da presentare nella giornata finale. Ogni associazione lavorerà poi in autonomia per la preparazione di un proprio intervento alla manifestazione che si terrà con ogni probabilità sabato il 2 febbraio 2019.
L’obiettivo è tirare fuori il senso critico dei ragazzi, ascoltando varie testimonianze, dialogando e coinvolgendo. I giovani potranno così liberarsi e parlare delle varie problematiche ed esperienze che vivono ogni giorno. E a tal proposito il sindaco Maesano ha comunicato un Convegno sulla Criminologia che si terrà il 10 Novembre e che non prescinde, visti i numerosi punti in comune, dall’iniziativa della Maratona.
Dunque far muovere le coscienze della comunità contro un fenomeno sociale che non può essere fermato se non con l’intervento, prima di tutto delle famiglie, le quali devono dialogare non solo con i figli, ma con le istituzioni scolastiche al fine di una collaborazione educativa dell’individuo. La famiglia e la scuola sono infatti i due perni che devono istruire la società.
Compito assai arduo quello del cambiamento culturale. Ancora una volta si tratta di cultura, istruzione ed educazione non solo civica, bensì morale: diventare la causa del dolore altrui non fa acquisire popolarità e non fa diventare persone migliori di altre. L’umiliazione non è di colui che subisce, ma di colui che la provoca, poiché un giorno da adulto, guardandosi allo specchio, il cosiddetto bullo si renderà contro di essere stato e di essere al pari di tutti gli altri: un essere umano.
Cristina Caminiti