Nicolò

“L’iniziativa dell’Inps Calabria che – per il secondo anno consecutivo – ha presentato il Bilancio sociale, è stata occasione di riflessione ed approfondimento sulle condizioni socio-economiche della nostra regione rispetto a cui la politica deve interrogarsi per la ricerca ed individuazione di percorsi condivisi finalizzati al superamento di tante criticità”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò che, su invito del direttore regionale Inps Diego De Felice, ha preso parte all’assise di studio e confronto ospitata a Palazzo Piacentini, sede del Museo archeologico nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.
In apertura del suo intervento, il consigliere regionale ha richiamato “ruolo e centralità dell’Inps, istituto d’eccellenza nel panorama italiano, che si avvale di personale (medici ed amministrativi), particolarmente qualificato, in grado di assicurare servizi efficienti e di dare risposte puntuali e sostanziali all’utenza”.
“Il dossier Bilancio sociale Inps Calabria 2017 nel segno della tracciabilità e della trasparenza ha fornito ulteriori strumenti di comprensione e valutazione della realtà economica e del tessuto sociale calabrese, utilissimi – ha detto – per orientare l’azione politica e l’effettuazione delle scelte, a partire dall’acquisizione di dati obiettivi”.
“Il percorso preferenziale per liberarsi dal giogo del sottosviluppo e delle ataviche problematiche affliggenti la nostra regione e più in generale il Mezzogiorno, è rifuggire logiche assistenzialistiche che in passato hanno generato meccanismi discorsivi, frenando di fatto la crescita” – ha aggiunto il consigliere regionale.
“Serve al contrario sostenere iniziative virtuose per incrementare il prodotto interno lordo e fare rete istituzionale archiviando i conflitti tra partiti e la litigiosità anche all’interno degli stessi schieramenti che hanno ritardato i processi di sviluppo. L’evoluzione della situazione demografica e i flussi migratori – ha evidenziato – testimoniano che è in atto un nuovo ‘esodo’ di calabresi verso il Nord e verso i Paesi esteri che vede protagonisti soprattutto i giovani. La continua emigrazione delle intelligenze costituisce un rischio per i nostri territori esposti allo spopolamento e ad un pericoloso depauperamento”.
“Da qui l’importanza – ha detto – di ripensare ai temi del welfare e all’incentivazione di quei comparti che rappresentano potenzialmente la leva della crescita. Ripartire dall’agricoltura e dal turismo – declinato in tutte le sue componenti – quali linee strategiche per risollevare le sorti della Calabria e accelerare processi di crescita fin qui non adeguatamente attivati dentro una cornice di interventi finalizzati alla creazione di nuove infrastrutture e di potenziamento di quelle già esistenti”.
“Occorrerà – ha concluso – sanare le difficoltà che attanagliano il sistema sanitario regionale accrescendo i servizi anche in una logica di efficiente riorganizzazione che consenta di ridurre i costi gravanti sul Bilancio regionale per oltre il 67%”.