sandra polimeno

 

 

 

 

 

 

 

Alessandra Polimeno, donna dalla lunga e ricca carriera politica, responsabile di consultorio familiare e già in campo da anni per le pari opportunità, si esprime circa la doppia preferenza di genere attesa in consiglio regionale, una esortazione alle istituzioni, anche a quelle del suo colore politico, perchè non si attenda oltre.

La Calabria deve essere tra le regioni, come già altre regioni, a dotarsi di uno “strumento” legislativo di grande importanza e di considerevole valore democratico e sociale. Si tratta di votare il principio di parità di genere nelle istituzioni pubbliche e in materia elettorale che, per altro, trova copertura costituzionale negli articoli 3 e 51: “La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”, nonché nella normativa dell’Unione Europea ed è una questione centrale nel dibattito pubblico, politico e parlamentare.

Ecco perché la seduta del prossimo Consiglio Regionale nella quale è all’odg la votazione della proposta di legge che introduce la doppia preferenza di genere, è guardata con grande attenzione dalle donne calabresi.

Su questo argomento, che vede il parere favorevole di molti esponenti dei vari schieramenti politici, sono intervenuti con interrogazioni parlamentari l’on.le Wanda Ferro (FdI) e l’on.le Antonio Viscomi (PD) per sollecitare il Governo a stimolare le Regioni ancora inadempienti ad adeguarsi alla L. 20/12. E’ necessario portare a termine quel processo culturale che garantisca “definitivamente” uguali condizioni di partenza per l’effettiva partecipazione delle donne alle cariche elettive.

Non si tratta di “dare più spazio” alle donne in modo sterile e indiscriminato, come molto comunemente ed erroneamente si crede (posso facilmente affermare che le donne il loro spazio se lo conquistano da sé, come dimostrano tante vicende politiche ed amministrative degli ultimi anni) si tratta solo di non discriminare, come spesso avviene, quelle donne che “hanno conquistato il loro spazio”, sono state elette, e sono state escluse da ruoli importanti per una sorta di atavica insopportabilità delle donne al potere.

Direi si tratti di sottile maschilismo, magari “inconscio” e nascosto dietro belle parole di circostanza, che è ancora duro a morire e che bisogna estirpare con adeguati provvedimenti ufficiali, per altro previsti dal legislatore.

Non è una battaglia ideologica ma deve essere il frutto di uno sforzo democratico che dovrà contare sulla sensibilità di tutti i Consiglieri Regionali per il raggiungimento di questo risultato. Auspico quindi che il Consiglio regionale con il suo Presidente, Nicola Irto, sappia cogliere, senza intoppi, questo invito al voto favorevole della proposta di legge“.

 

  1. Alessandra Polimeno Circolo FdI – Bovalino

Capogruppo Consiliare “Nuova Calabria”.