“Un lettore è come un viaggiatore curioso: ogni libro scelto rappresenta l’inizio di un viaggio dove esplorare nuovi mondi e arricchire la propria mente. ”
Quest’estate posso dire di avere viaggiato tanto pur non essendo andata da nessuna parte. Mi sono goduta il mio mare cristallino, le sagre di paese e gli eventi culturali della Locride .
Ho divorato con sete decine di libri che mi hanno permesso di viaggiare dalle terre della grande madre Russia incontrando il grande generale inverno, la guerra ed assaporando poi la pace, all’Iran con Azar Nafisi ed il suo approccio diverso alla lettura, alla rivoluzione attraverso la cultura e nella lettura collettiva di Lolita, Gatsby, James e Jane Austen intrecciando romanzi e realtà, incursioni ed occupazioni nell’ università di Teheran ed è tra le pagine che descrivono le fughe che sento un forte profumo di di zafferano, gole sorkh e sammacco.
Ed in un battito di ciglia sono giunta a Cuba attraversando la sua rivoluzione lunga oltre 600 anni, per arrivare sempre alla stessa conclusione: Hasta la Victoria siempre comandante!
Non sazia e presa ancora dall’ adrenalina della rivoluzione ,volo verso il Cile degli anni ’80, sotto la dittatura del generale Pinochet ed esploro così il ‘Giardino di Amelia’ . La Novena, latifondo tramandato da madre in figlia, diventa luogo di esilio per un giovane rivoluzionario, Miguel Flores pieno di pregiudizi ed ostile nei confronti di Amelia la proprietaria, donna dolce e libera con l’amore per i classici della letteratura.
La rivoluzione non è un qualcosa legato all’ ideologia, né una moda di una particolare decade. È un processo perpetuo insito nello spirito umano ed è per questo che nel viaggio di quest’estate ho la necessità di scoprire la nostra splendida penisola partendo dalla mia terra, la Calabria, guidata da ‘L’ape furibonda ‘di Claudio Cavaliere, Bruno Gemelli e Romano Pitaro che mi ha fatto conoscere posti nascosti, paesaggi tinta seppia e sopratutto undici magnifiche donne , specchio delle donne di Calabria coraggiose, caparbie, forti, emancipate. Donne che hanno lottato per costruire una Calabria migliore pagando anche a caro prezzo, quello della propria vita.
Percorrendo la nostra penisola grazie alle pagine di Elena Ferrante visito Napoli ed i suoi quartieri popolari, la costiera amalfitana , Firenze, Genova, Milano, concedendomi una veloce capatina a Parigi, città dell’amore e del maggio francese, attraverso la storia di due bambine prima, due amiche molto sveglie e brillanti, insofferenti alle rigide regole del rione dove vivono, diverse e complementari in quelli che sono stati anni ricchi di cambiamenti politici e culturali in tutta la penisola italiana, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola e dell’istruzione come ancora di salvezza e passaporto per la libertà e l’indipendenza economica. Sul sapere e sulla voglia di riscatto si basa la quadrilogia della Ferrante che nei suoi testi, con una scrittura fluida e vicina al lettore, spalma in tutti i volumi l’importanza della forza di volontà e della cultura .
E per concludere il mio viaggio tra le pagine di una estate da ricordare ho deciso di ‘ Tener viva la speranza ‘ aprendo il libro di Hawa Abdi che con la sua penna ed il suo duro lavoro ha salvato oltre 90.000 vite in Somalia tra lotte quotidiane tra clan rivali e lotte per i diritti civili di un popolo che non si conosce .
Valentina Femia