“Mentre ci si augura che si dia al Paese un governo in grado di fronteggiare le tante questioni e le difficoltà del Mezzogiorno, occorre che ciascun soggetto pubblico si assuma le proprie responsabilità dinanzi al disagio sociale che in Calabria sta diventano, specie in alcuni territori, semplicemente intollerabile”. Lo dice la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: “Si mettano da parte le astratte asserzioni pro o contro l’Europa e i proclami generalisti sul rilancio dell’economia. La campagna elettorale è terminata da un pezzo e il Paese ha bisogno di risposte e, in particolare, di riprendere l’impegno di colmare il deficit infrastrutturale del Sud e riattivare con urgenza il dialogo centro-periferia, dando modo alle istituzioni locali di poter contare sul sostegno progettuale e finanziario dello Stato”. Ancora: “Dai recenti dati Istat sull’ occupazione, secondo cui la Calabria è agli ultimi posti dell’Europa, si desume che il fenomeno, se non arginato, rischia di diventare strutturale. I dati sull’occupazione femminile, poi, acutizzano il disagio complessivo, al punto che è fondamentale intervenire non più solo con rimedi transitori, ma con azioni mirate e misure poderose per risolvere le criticità di chi promuovere lo sviluppo e creare nuova occupazione. E’ necessario, pertanto, elaborare un Piano per il lavoro in Calabria da far inserire tra le priorità dell’agenda del nuovo governo. Sarebbe pertanto indispensabile, e per questo mi attiverò in sede di conferenza dei capigruppo, subito dopo la seduta di lunedì 21, una riunione straordinaria del Consiglio regionale per discutere di sviluppo e occupazione”. Conclude Flora Sculco: “Abbiamo a disposizione strumenti e risorse da impiegare nell’adozione di un Piano per il lavoro che produca effetti tangibili subito e nel medio termine. Dobbiamo riflettere ma soprattutto agire”.