Primo settembre. Il calendario è tra le mani e segniamo una nuova pagina, tutta da scrivere, forse in qualche caso già completamente piena, di impegni, di scadenze, di lavoro e di termini improcrastinabili. Eppure tutto può succedere e la voglia di riprendere “col piede giusto” è tanta. Ci voltiamo indietro e guardiamo ai giorni spensierati del riposo, del dolce far niente pensando alla prossima vacanza, quella si, l’abbiamo già segnata sul calendario. E così, a tappe, scorre la nostra vita. Mi piacerebbe poter dire che è tutta una illusione, il tempo scandito no esiste, siamo noi a imbrigliarlo, libero com’è, in eventi, date, giorni, ore. ecco, questa è la libertà perduta, non quella dell’estate e delle ore piccole perchè domani non si lavora. La libertà perduta del tempo che scorre con le sue stagioni. Adesso il meteo ci serve solo per sapere quanto tempo perderemo nel traffico e come dobbiamo vestirci, una volta scandiva le stagioni, la vita. Il tempo, che lusso!
La fase del rientro e la malinconia della perduta libertà
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