gioiosa marina_0_0Fra qualche settimana saranno tre anni di questa che è un’esperienza politica amministrativa dai tratti, per molti versi, originali. Della singolarità positiva di questo percorso, parlano e dicono di più le voci delle variopinte opposizioni. Le voci mute che stanno ad osservare, in attesa di riprendersi ciò che gli è stato sottratto e le voci più rumorose di chi, per ragioni di pura opportunità, si trova in compagnia nei salotti o negli incroci del pettegolezzo e della maldicenza. Queste voci vanno infine cementandosi fino a diventare unica voce del nulla.

Perché è proprio il nulla, che rimanda al rumore indistinto, la caratteristica peculiare  di questi fenomeni. Più qualche gratuito e semplice insulto.

Se si prova a fare una rivisitazione di questi rumori, allora possiamo giustificare il nulla di cui sono costituite le suddette voci. Qualche proposta sui temi? Nulla. Cosa ci dicono su acqua, rifiuti, risorse energetiche, assetto istituzionale, strumentazione urbanistica, organizzazione del personale, bilancio, tributi, questioni della marginalità e del bisogno? Nulla.

E dire che gli argomenti non mancano. E la perfezione dell’azione dell’Amministrazione è tutta, o quasi tutta, ancora da dimostrare. Ma mai, su alcuno di questi decisivi temi, è arrivato da queste voci-rumore un singolo intervento oppure una proposta seria e realizzabile.

Resta emblematica la polemica in sede di discussione del bilancio su un tema assai delicato quale l’acquisto della fascia tricolore del Sindaco. Oppure la “sacrosanta” battaglia a favore del povero automobilista che giunge a 120km/h o attraversa col rosso. È stata opportunamente denunciata la “colpa” dell’Amministrazione per la scelta di CA.RI.ME. (Banca bresciana) di chiudere lo sportello di Marina di Gioiosa Ionica e la altrettanto netta “responsabilità” degli Amministratori nella scelta dei produttori di torrone, di non fare la manifestazione del torrone più lungo del mondo, non avendo saputo tenere basso il costo della materia prima. Ancora, l’Amministrazione Comunale si è resa “colpevole”, questo è stato anche denunciato con dovizia di particolari, di non avere “imposto” al Prefetto, ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, al Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria ed al Questore, di revocare il divieto della concessione del campo sportivo alla società di calcio.

Qualcos’altro non è andato a buon fine e quindi è venuta meno l’occasione della battaglia. Pensare come sarebbe stato bello se la Festa della Madonna del Carmine fosse stata un flop, così come preannunciato con palpitante speranza da quegli innamorati del proprio paese, che invitavano i forestieri a non venire a Marina di Gioiosa perché l’Amministrazione Comunale aveva fatto fallire la tradizionale fiera. Vedere Marina di Gioiosa Ionica meta di migliaia di cittadini, provenienti dal circondario e dalla Piana di Gioia Tauro, o vederla perfettamente pulita tutta l’estate e specie dopo i giorni affollati della festa dev’essere stato un vero, doloroso colpo.

Ciò detto è evidente ed è fisiologico che il dibattito sia sempre vivo nella Maggioranza, che ha il compito e si è assunta tutta intera la responsabilità difficile di governare una città bella e complessa. È una compagine con caratteristiche non omogenee, plurale si direbbe con una terminologia che va di moda. Con sensibilità e formazioni anche diverse tra loro. Nella quale non mancano i momenti dialettici e di serrato confronto sui temi vitali.

Forse, ma anche senza forse, uno dei limiti di questa Maggioranza sta nel non avere saputo allargare i momenti dialettici, ad una platea più ampia della cittadinanza. Quella Cittadinanza che ha a cuore il destino della Città e che sogna di fondare una Comunità di valori condivisi, un insieme di Persone che non riescono a sentirsi parte di uno stesso popolo. Eppure, anche qui, non sono mancati i tentativi. La nuova piazza tra Via Gobetti e Via F. Rosselli, che alcuni volevano fosse una ennesima strada, è l’esempio più incisivo. Sapendo che la “piazza” è il luogo dell’incontro, dello scambio e del dibattito. Quello pubblico, non quello sussurrato all’orecchio del vicino.

Ma ci siamo concentrati e continueremo a farlo sul costruire nuovi percorsi di crescita, con un eredità difficilissima ricevuta, sulla quale presto renderemo un resoconto dettagliato, e lo abbiamo fatto parlando con quelle centinaia e centinaia di cittadini, onesti, laboriosi e silenziosi, che quotidianamente ci incoraggiano ad andare avanti e che sono il nostro unico ed ineludibile punto di riferimento. Rimettendo Marina di Gioiosa Ionica al centro della scena politica, come abbiamo fatto nella vicenda dell’elezione del Consiglio della Città Metropolitana, nella vita dell’Associazione dei Comuni della Locride, in Regione, in ANCI, a livello governativo e, cosa più importante, partecipando attivamente a percorso dell’Unione dei Comuni della Valle del Torbido.

L’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica

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