Firma beni confiscati

«La giornata di sabato resterà nella storia della nostra città. L’apertura ai cittadini del “Palazzo della cultura” intitolato a Pasquino Crupi, uno dei più noti intellettuali calabresi, in cui sono stati esposti 124 quadri confiscati definitivamente dallo Stato a Gioacchino Campolo, segna la vittoria della cultura sul malaffare. La firma tra l’Agenzia nazionale per i beni confiscati, il Comune e la Provincia di Reggio per la consegna di ben 64 immobili confiscati dallo Stato e destinati a finalità sociali, è un’ulteriore vittoria per Reggio Calabria». È quanto dichiarato dal consigliere delegato ai beni confiscati Nancy Iachino all’indomani della firma di consegna al Comune di Reggio Calabria, di 64 immobili confiscati alla criminalità.

«Ventuno immobili da utilizzare per finalità sociali; diciannove unità immobiliari ai fini di lucro con obbligo di utilizzo dei proventi per finalità sociali; ventiquattro immobili al fine di incrementare il patrimonio dell’edilizia pubblica da destinare alle categorie più svantaggiate» ha precisato il consigliere delegato Iachino.

«I beni confiscati alla ‘ndrangheta diventano un bene di tutti e per tutti. Adesso tocca a noi lavorare per restituirli al più presto alla collettività» ha concluso Nancy Iachino.