«L’importante traguardo raggiunto dall’Amministrazione Falcomatà che ha lavorato in sinergia con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti “Eduardo Caianiello” (CNR-ISASI) e la Regione Calabria Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie per la firma del protocollo d’intesa per la promozione e la realizzazione nella Città dello Stretto di un centro di eccellenza deputato alla prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi dello spettro autistico, non è che un ulteriore passo in avanti verso l’integrazione dei bambini che soffrono della sindrome dello spettro autistico».
È quanto dichiarato dai consiglieri comunali Emiliano Imbalzano e Vincenzo Marra, i primi ad aver presentato in Consiglio comunale a novembre 2015, una mozione per avviare l’iter, oggi giunto ad un importante traguardo con la firma della convenzione per la realizzazione del centro per la cura dell’autismo.
«La nascita di un polo d’eccellenza nella nostra città, che si occupi della ricerca per la prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi dello spettro autistico, con la definizione di un piano d’azione strategico è importante e necessario. Un centro che non solo darà un sospiro di sollievo alle tante famiglie che ogni giorno si confrontano con questo disturbo, ma un centro che sarà in grado di applicare, suggerire e validare metodi di diagnosi e abilitazione dei disturbi dello spettro autistico, attivando ricerche finalizzate allo sviluppo di nuove metodologie e tecnologie finalizzate allo studio, alla diagnosi precoce ed al trattamento dei deficit comunicativi, sociali e cognitivi dei bambini» hanno proseguito Marra e Imbalzano.
«Questo centro è un orgoglio per la Calabria e per la città che si avvia ad essere Città metropolitana e non può mancare di un centro importante che sia da sostegno per le famiglie. Dimostriamo ancora una volta che l’Amministrazione Falcomatà è attenta alle fasce più deboli della società» hanno concluso i consiglieri.
Imbalzano e Marra «Massima attenzione dell’Amministrazione Falcomatà verso le fasce più deboli della società»
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