“Il Consiglio e la Giunta regionali abbiano più coraggio. E’ quanto ci chiedono la Calabria e i calabresi mortificati da povertà galoppante ed esclusione sociale. Occorre individuare i mezzi necessari per dare risposte ai bisogni primari della nostra gente, altrimenti il nostro stesso ruolo diventa inutile e superfluo. E occorre agire non tra un anno o due – afferma il capogruppo de La Sinistra Giovanni Nucera – ma con l’urgenza che la gravità della situazione richiede. Specie in questo frangente, se un’Istituzione non sta accanto alle persone che non sanno come mettere insieme il pranzo con la cena, rischia di smarrire la ragione della sua esistenza. Qui è in gioco, se non ci diamo una mossa, la credibilità stessa dell’Istituzione Regione. Ho chiesto, ancora una volta dieci giorni addietro, in Conferenza dei capigruppo che si convochi una seduta del Consiglio regionale, per discutere di povertà e, a partire dalla proposta da me presentata oltre un anno fa, si approvi una legge che dia una mano a chi è al limite dell’indigenza e ad intere famiglie in serie difficoltà. Sbrighiamoci a fare le scelte giuste, oppure a dire pubblicamente ai calabresi chi non è d’accordo, ma superiamo questa incomprensibile fase di stallo”. Aggiunge Nucera: “Prendo atto con soddisfazione che dopo un anno di lavoro continuo, sia da destra che da sinistra – di recente gli interventi dei colleghi Guccione e Tallini e la condivisione della collega Sculco – si è pervenuti alla conclusione di intervenire legislativamente con misure di sostegno al reddito. Ebbene – sottolinea il consigliere regionale – in Consiglio c’è una mia proposta di legge per il ‘sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati’. Si parta da lì. E si perfezioni, con il contributo di tutti, una decisione da cui la Calabria non può più esimersi. La proposta di legge è stata già approvata all’unanimità in terza Commissione e francamente non comprendo cosa si aspetti a procedere. Cos’altro deve accadere in Calabria – conclude Nucera – sul fronte delle emergenze sociali, che non sia già accaduto o che non stia accadendo, come documentato qualificati centri studi, per farci uscire da questa condizione di immobilismo che non giova né alla Calabria né alla politica?”
L’Ufficio Stampa Consiglio Regionale della Calabria