«L’incendio al magazzino della sanitaria Sant’Elia di proprietà dell’imprenditore testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio è un fatto gravissimo che deve richiamare l’attenzione delle massime istituzioni nazionali». E’ quanto dichiara in una nota il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando l’ennesimo attentato subito dall’imprenditore. «Tiberio è stato in questi anni un simbolo della Reggio onesta – ha aggiunto il primo Cittadino di Reggio Calabria – un portabandiera dell’economia sana della città che ha deciso di non piegarsi al giogo della ‘ndrangheta. La sua testimonianza ha attraversato l’Italia, veicolata dall’impegno dell’associazione antimafia Libera, ponendosi come esempio di ribellione al cancro mafioso. Chi ha colpito, per l’ennesima volta, Tiberio Bentivoglio, in realtà ha colpito tutti noi. A questi vigliacchi che agiscono nel buio vogliamo gridare che non ci fanno paura». «Pochi giorni fa in Comune ho ricevuto la visita di Bentivoglio. La sua attività commerciale, più volte colpita dalla ‘ndrangheta, sta per trasferirsi all’interno di un bene confiscato ottenuto in locazione in una zona più centrale della città. Vogliamo aiutare concretamente Tiberio, contribuendo alla raccolta fondi per la ristrutturazione del nuovo bene confiscato. La solidarietà non basta più – ha concluso il Sindaco Falcomatà – ci vuole una vera e propria scorta civica. Tiberio non deve essere lasciato solo. Questa sera alle 19:00 ci ritroveremo tutti di fronte al deposito incendiato. Tiberio Bentivoglio siamo tutti noi».
Reggio Calabria. Attentato all’imprenditore testimone di giustizia Bentivoglio. Falcomatà: “Non lo lasceremo solo”
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