FOTO TAVOLO TECNICO

Nel corso di una partecipata riunione è stato insediato il “Tavolo tecnico permanente di coordinamento della azioni mirate a ridurre l’incidentalità sulla SS 106 Ionica”. All’iniziativa del presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, hanno risposto numerosi sindaci e le associazioni che si battono per la messa in sicurezza di questa arteria che ogni anno, soprattutto nel tratto reggino e calabrese, registra un gran numero di incidenti mortali. “Abbiamo sentito il dovere di raccogliere il grido di dolore delle associazioni che – ha detto il Presidente della Provincia – si stanno dimostrando sensibili a questa tematica di grande impatto sociale”.
All’insediamento del “Tavolo, avvenuto nella biblioteca della sede storica di palazzo “Corrado Alvaro”, hanno preso parte l’Associazione “Basta vittime sulla 106” con il presidente Fabio Pugliese; l’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” rappresentata di Gaetano Pace e Carmelo Fedele; L’ANCADIC con il presidente Vincenzo Crea; e l’Associazione “Amici del Lupo di Polistena, il cui impegno è stato determinante per l’attuazione di interventi di messa in sicurezza della Ionio – Tirreno.
La presenza di numerosi sindaci è stata un’importante garanzia per l’avvio di un confronto, sereno quanto determinato, con l’Anas. All’ avvenimento di questa mattina hanno preso parte i primi cittadini di Motta San Giovanni, Paolo Laganà; di Marina di Gioiosa, Domenico Vestito; di San Lorenzo Sergio Gualtieri; di Palizzi, Walter Scerbo; e in rappresentanza del comune di Montebello Ionico, l’assessore Pasquale Billari; del Comune di Bova Marina, Sergio Malara; del comune Stilo il consigliere comunale ( e assessore provinciale) Mario Candido; e , tra gli altri, gli assessori Pierfrancesco Campisi e Roy Biasi, il consigliere regionale Giovanni Nucera e quello provinciale Pierpaolo Zavettieri.
Gli intervenuti al dibattito, hanno sottolineato “i drammi che vivono molte famiglie per gli effetti provocati degli incidenti stradali”.
Il Presidente Raffa ha tenuto a precisare che il Tavolo è scevro da qualsiasi condizionamento politico e che la sua costituzione è nata “dall’esigenza di metterci assieme per capire quali sono le reali intenzioni dell’ANAS rispetto alla gravi problematiche che caratterizzano in negativo quest’arteria. Vogliamo verificare – ha detto ancora Raffa -, anche attraverso i siti ufficiali dell’azienda delle strade, la reale portata dei finanziamenti per mettere in sicurezza la 106 che vive in una situazione di assoluto abbandono”. Ed ha aggiunto: “In Basilicata e in Puglia quest’arteria è stata ammodernata con la realizzazione di quattro corsie, due per ogni senso di marcia, utilizzando investimenti cospicui. E allora non si capisce perché proprio in Calabria, e nel reggino in particolare, gli investimenti tardano ad arrivare. Per questo avvieremo un confronto con l’ANAS, al quale inviteremo anche la deputazione nazionale e regionale calabrese. Vogliamo che tutti prendano coscienza di questo drammatico problema e resteremo vigili affinché sull’ esigenza di sicurezza non cali il silenzio come spesso, qui da noi, succede per le cose vitali”.
Un significativo contributo di idee è stato dato dal sindaco di Motta San Giovanni, il quale si è soffermato sul coinvolgimento degli enti territoriali nell’avviare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale partendo dalle scuole. Non meno importanti le proposte del sindaco di Marina di Gioiosa, che ha messo in evidenza le difficoltà di avviare iniziative tese a dissuadere l’elevata velocita degli automobilisti che percorrono il tratto urbano della 106 e le dismissioni di segmenti della stessa arteria. Il sindaco di Palizzi Walter Scerbo, da parte su, ha fatto una lucida denuncia sulla situazione viaria che interessa il territorio del suo comune, evidenziando, tra l’altro, le difficoltà per l’utilizzo di autovelox mobili e l’utilità di avviare iniziative di educazione stradale e l’avvio un deciso confronto con l’ANAS.
Prima della chiusura della riunione è stato deciso chiedere a tutti i sindaci dei territori interessati uno screening delle criticità presentate dalla 106 da presentare nelle prossima riunione, prevista entro un mese. Un lavoro propedeutico al varo un dettagliato documento da sottoporre all’ANAS che dovrà pronunciarsi, una volta per tutte, sugli interventi da attuare e sui tempi di realizzazione.